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Inter, a volte ritornano MORATTI CAMBIA ANCORA: ARRIVA HODGSON Inter, a volte ritornano Roberto Beccantini Equattro. Il carinibalismo di Massimo Moratti ha toccato picchi esilaranti. Persino Jesus Gii e Luciano Gaucci, tiranni a Madrid e Perugia, cominciano a preoccuparsi: non che siano di palato fino e digestione cagionevole, ma reggere certi ritmi sarebbe stata dura per Gargantua e Pantagruel, figuriamoci per loro, che pure un tecnico a pasto non se lo sono mai negati. Simoni non era bello, Lucescu non era duro (e comunque fu lui a dimettersi), Castellini semplicemente non era. Lo ha deciso il padrone del vapore, dopo aver perso il controllo di se stesso. E cosi, riecco a voi (e a noi), Roy Hodgson, un vecchio amico di famiglia e di Mai dire gol: che bravo, quando, ad Appiano, recitava la parte dello studente d'inglese. Non resta che ridere, appunto. Il disastro della stagione si è trasformato in farsa. Il carnevale di Moratti oscura, per trovate e fantasia, IL GRANIn regalo coi fascicoalla storia E TORINO 'La Stampa» i dedicati dei granata le sfilate e il samba del bistrattato Edmundo. In fin dei conti, il lunatico brasiliano della Fiorentina non saltò che una partita di campionato. Il presidente dell'Inter, in compenso, ne ha già fatti saltare quattro, di allenatori] Invitiamo i tifosi a riporre bottiglie e pietre (la violenza va sempre bandita), ma anche striscioni e slogan. Un bel pugno di coriandoli ogni volta che Moratti si affaccia dalla tribuna, ecco che cosa suggeriamo. Se il clima è questo, tanto vale adeguarsi. Peccato che, al termine, manchino soltanto quattro giornate. Confidiamo in un qualche spareggio. Pagheremmo, inoltre, per essere dentro alla testa di Marcello Lippi. Non deve essere facile precipitare dalla seriosa Juventus all'allucinante Inter di questo avventurato periodo. Ha un grosso vantaggio, Lippi, rispetto ai suoi predecessori: è nato a Viareggio, località famosa B^ (anche) per il suo carnevale. Mascherare Moratti da presidente sarà come vincere lo scudetto. IL GRANDE TORINO In regalo con 'La Stampa» i fascicoli dedicati alla storia dei granata