Moggi tra Del Piero e il Fenomeno di Fabio Vergnano
Moggi tra Del Piero e il Fenomeno Tiene banco il contratto dell'attaccante, mentre Ancelotti lancia la volata per la Champions League Moggi tra Del Piero e il Fenomeno Vie alle trattative con Alex, ma occhio al brasiliano Fabio Vergnano TORINO S'inizia una settimana decisiva per la Juve e per Del Piero. Da una parte la trasferta di Salerno, importante per la Champions League, dall'altra i primi contatti fra Moggi e Pasqualin per capire se sia possibile trovare un accordo per il prolungamento del contratto di Alex. Su tutti e due i fronti ci vorrà impegno e buona volontà. Soprattutto per quel che riguarda la trattativa con Del Piero, ancora ferma in attesa che i procuratori del giocatore facciano la loro richiesta. Ancelotti, cui non manca l'ottimismo, è sicuro: «Quello di Alessandro è certo un contratto impegnativo, ma nel calcio i problemi economici si sono sempre risolti». In questo Carletto la pensa come l'Avvocato che ha paragonato la vicenda Del Piero a una trattativa sindacalo: si parte da posizioni molto lontane, ma un accordo si trova sempre. Il manager Pasqualin non ha fretta: «Di questa storia meno parlo, meglio è. Per ora non abbiamo fissato nessun appuntamento». A Moggi la prima mossa. Certo ciò che succede all'Inter potrebbe aver indotto la Juve a riflettere. Ronaldo, preso a bottigliate, è spaventato e disgustato dalla contestazione che ha sfiorato anche la sua compagna Susana: un episodio che potrebbe indurlo a rivalutare il futuro. E chissà che il Fenomeno non decida di voler cambiare aria, anche perché con i compagni di spogliatoio i rapporti sono sempre più tesi. E, guarda caso, la Juve ha il giocatore giusto da proporre a Lippi e Moratti. Ma Ancelotti, per ora, resta legato a un ferreo pragmatismo: «Zirlane, Davids e Del Piero, come ha confermato il dottor Agnelli, sono giocatori indispensabili per il futuro. Cosi come Inzaghi che mi ha impressionato per la facilità con cui segna». Forse nell'ottica calcistica di Carletto, questo tipo di giocatore non è il massimo, ma i fatti dimostrano che rinunciare a un attaccante che ha un feeling così forte con il gol sarebbe una pazzia. Al tecnico juventino piace molto Crespo, tuttavia ammette che «non credo ci sia la volontà del Parma di cederlo e la Juve non ha intenzione di prenderlo». Serviranno comunque i ricambi giusti un po' in tutti i reparti. Sicuri Zambrotta (Bari) e Regonesi (Atalanta), Ancelotti spera nell'arrivo di Dino Baggio e per la difesa pensa sempre all'argentino Samuel, che ha visto in tv venerdì nella partita stravinta dal Boca Juniors contro il Racing Avellaneda. Tirata una riga sul nome dello spagnolo Salgado, del Celta Vigo, rimane vivo l'interesse per il brasiliano Felipe del Vasco de Gama, così come per Thuram del Parma, anche se è difficile che Tanzi si faccia «rubare» i pezzi migliori. Un problema è legato anche a Peruzzi, che potrebbe andarsene nell'estate 2000. La Juve vorrebbe trovare subito il sostituto e ha individuato in Turci (Udinese) e Scarpi (Cagliari) le possibili alternative, prendendone subito uno. Ma intanto la Juve deve sparare tutte le cartucce a disposizione per agganciare il quarto posto. La volata per l'Europa dei grandi parte domenica da Salerno. Ancelotti parla di tappa decisiva: «E' la trasferta peggiore che ci potesse capitare, perché affronteremo una squadra in pieno rilancio, imbattuta da quando è arrivato Oddo in panchina». Lo conforta l'aver a disposizione una Juve capace di assorbire il ko con il Manchester e di trovare le risorse per ripartire: «Contro la Fiorentina non abbiamo giocato una partita bellissima, ma la posta in palio era molto alta, c'erano tanti rischi, la squadra sentiva la tensione. Ora siamo di nuovo in corsa per il quarto posto: non dovessimo affrontare Salernitana e Milan sarei più tranquillo. Fra noi, Udinese e Roma, la squadra di Zeman è quella con il calendario migliore, ma dobbiamo sperare comunque nel calo di chi ci sta davanti. E sotto questo aspetto Fiorentina e Parma hanno qualche problema. Soprattutto gli emiliani che non hanno uno zoccolo duro come la Juve, fatto di giocatori esperti che vengono fuori al momento opportuno». Per la Juve sarà decisivo in questo sprint finale recuperare tutti i giocatori acciaccati o affaticati. A questo proposito, Ancelotti ha smentito che sia esploso un caso Zirlane: «La verità è che sabato mi ha detto di essere stanco e insieme abbiamo deciso che avrebbe giocato soltanto nel secondo tempo». Da verificare domani pomeriggio alla ripresa degli allenamenti le condizioni di Peruzzi che ha subito un altro colpo al ginocchio sinistro ed è in dubbio per domenica. Una completa guarigione potrebbe avvenire soltanto se il n. 1 della Juve entrerà in sala operatoria, ma se ne riparlerà a fine stagione. Esnaider, invece, finirà molto presto sotto i ferri del chirurgo per eliminare l'infortunio al tendine di Achille. Il bollettino medico si chiude con Monterò. Ha una nevrite alla coscia destra, il suo impiego a Salerno è problematico. Per Del Piero settimana decisiva Ronaldo è rimasto chioccato dalle violenze dei tifosi interisti domenica al Meazza
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