Ex sacerdote ucciso a colpi di accetta

Ex sacerdote ucciso a colpi di accetta L'assassino non ha lasciato tracce e non ha derubato la vittima Ex sacerdote ucciso a colpi di accetta Guidava l'ufficio concorsi al Policlinico di Bari BARI Duecentocinquantachilometri più a Nord qualcuno ha replicato, quasi nello stesso momento il delitto di Gagliano del Capo, l'assassinio della dottoressa Monteduro. Un ex sacerdote, Domenico Digioia, 58 anni, capo dell'ufficio concorsi del Policlinico di Bari, è stato ammazzato a colpi di pietra e di accetta a pochi metri dalla sua casa di campagna. Un mistero fitto quanto quello di Gagliano. Digioia aveva una villetta a «Pozzo di giugno», una zona residenziale eli Terlizzi. Qui l'hanno ucciso. Niente porta a un movente credibile né all'atti¬ vità dell'ex sacerdote, il quale, dopo avere smesso gli abiti talari, si era sposato, aveva tre figli e, dall'83, lavorava al policlinico di Bari: da tre anni era responsabile dell'ufficio concorsi. Digioia stava lavorando al prossimo concorso per l'assunzione di cento infermieri in una struttura sanitaria che prevede per il prossimo futuro mille nuovi posti di lavoro. Secondo gli investigatori, ,non si può escludere nulla al di fuori della rapina. L'ipotesi che sembrava più .vicina alla verità - delitto avvenuto per sottrarre à Digioia il portafoglio - viene smentita dai carabinieri. Perché Digioia aveva in tasca del denaro, non gliel'avevano sottratto. Non c'è peraltro al¬ cun elemento che inetta in collegamento l'omicidio con il lavoro della vittima. Si possono fare solo ipotesi: un ladro che, sorpreso da Digioia, abbia reagito aggredendolo (ma sulla porta della villetta non c'era alcun segno di effrazione), un conoscente con cui aveva avuto un litigio. Digioia conduceva una vita tranquilla e, sottolinea Michele Pontrelli, direttore generale dell'azienda ospedaliera Policlinico di Bari, «aveva una grande umanità, mai un contrasto con il pubblico». Il delitto è stato scoperto domenica mattina alle 11, ma i carabinieri ne hanno dato notizia soltanto ieri. Domenico Digioia, che viveva a Molfetta, come ogni domenica aveva raggiunto la sua casa di campagna per portare il cibo ai suoi cani. Aveva avvisato i suoi familiari. Non ò più ritornato. Un contadino ha ritrovato il corpo. Secondo il referto medico-legale, ò stato colpito allo testa con una pietra e molto probabilmente con un'accetta. Vicino al corpo, impronte di scarpe. Poco più in là, l'auto della vittima, un Maggiolonc Volkswagen. Laureato in teologia, Digioia era stato parroco della chiesa del Sacro Cuore a Molfetta, poi, una ventina di anni fa, aveva deciso di abbandonare il sacerdozio e s'era sposato. Lascia un figlio di 15 anni e due ragazze di 19 e 21 anni. E'stata la figlia ventoeiine una-ì- bielle' ùltime persone a vederlo. Domenica mattina Domenico Digioia l'aveva accompagnata alla partenza di una gita prima di andare in campagna. [s. t.J Domenico Digioia

Persone citate: Domenico Digioia, Gagliano, Michele Pontrelli, Monteduro

Luoghi citati: Bari, Gagliano Del Capo, Molfetta, Terlizzi