Appalti truccati, viceministro in cella

Appalti truccati, viceministro in cella Catania, accuse di concorso in associazione mafiosa anche per un senatore dello stesso partito Appalti truccati, viceministro in cella E' Cusumano (Udr). Il governo lo licenzia CATANIA. L'ultimo sviluppo dell'inchiesta su mafia e appalti porta in manette un sottosegretario. E' la prima volta che un esponente del governo finisce agli arresti. Gon Stefano «Nuccio» Cusumano, fino a ieri mattina viceministro del Tesoro, con delega al credito, sono finiti in prigione l'assessore regionale all'Industria Giuseppe Castiglione e altre otto persone. E i magistrati di Catania hanno chiesto l'arresto di un altro parlamentare: il senatore Pino Firrarello, suocero di Castiglione, pure lui dell'Udr. Cusumano e Castiglione sono accusati di turbativa d'asta aggravata e concorso in associazione mafiosa. In altre parole, secondo quanto raccontato ai magistrati dall'imprenditore Giulio Romagnoli, avrebbero truccato aste per favorire alcune imprese nell'orbita di Cosa Nostra. Il Consiglio dei ministri, nel pomeriggio, ha revocato la nomina a sottosegretario di Cusumano. Un atto dovuto, precisa il governo, che si è reso necessario essendo venuto meno il rapporto di fiducia con l'esecutivo. Mastella perplesso sull'azione dei giudici; Cossiga: solidarietà agli accusati e rispetto per i giudici. SERVIZI AttE PAGINE 2 E 3

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