Dottoressa uccisa nel turno di notte

Dottoressa uccisa nel turno di notte Dottoressa uccisa nel turno di notte L'allarme dato dal marito: la donna era in ritardo per la poppata del figlio di tre mesi Massacrata a colpi di pietra, giallo a Lecce Sandro Tarantino LECCE L'ultima traccia l'ha lasciata nel registro delle visite: il nome di un tossicodipendente medicato alle tre di notte per una ferita al labbro. Poi il buio, probabilmente uno spostamento in auto prima di un delitto crudele e inspiegabile che apre il giallo, un grande interrogativo: chi? Medico molto vicino ai giovani e ai tossicodipendenti, assessore ai servizi sociali di Gagliano del Capo, seimila abitanti a Sud della Puglia, Maria Monteduro è stata ammazzata a colpi di pietra. Aveva 40 anni. Ne hanno ritrovato il corpo, martoriato, in campagna, accanto al muretto a secco dal quale l'assassino ha prelevato la pietra con cui l'ha colpita più volte alla testa. Uccisa e abbandonata a una decina di chilometri dall'ambulatorio della guardia medica di Gagliano, dove era in servizio da due giorni ed aveva trascorso la notte. Il collega che alle otto del mattino doveva sostituirla s'è stupito della sua assenza. D marito, Giuseppe Greco, ha telefonato in ambulatorio per capire perché non fosse ancora rincasata dovendo peraltro allattare il figlio di tre mesi. Come aveva fatto la sera precedente, allontanandosi dall'ambulatorio alle 23 per allattare il piccolo, sarebbe dovuto tornare nuovamente a casa alle 6 per la poppata. Il marito ha telefonato per due ore. Non rispondeva nessuno. Li medico, Francesco Mele, ha confermato che neppure lui l'aveva incontrata e che la sua borsa era ancora sul tavolo. La dottoressa Monteduro aveva lasciato la borsa, quindi non era uscita per una visita. La denuncia ai carabinieri fatta dal marito s'è quasi accavallata con il ritrovamento - avvenuto intorno alle 9 - del corpo. L'ha sco¬ perto per caso un contadino, alla periferia di Castrignano, un comune vicino. Prima dell'omicidio la donna non ha probabilmente subito violenza. Questo dice la perizia medico-legale che dovrà essere completata dall'autopsia, nelle prossime ore. Non si può escludere che Maria Monteduro sia arrivata in campagna con la sua vettura, una Renault 19 che aveva parcheggiato accanto all'ambulatorio. Non c'è più. Scomparsa. In sei ore, dalle tre di notte alle nove del mattino, è avvenuto perciò qualcosa di cui nessuno può sapere al di fuori dell'assassino. Perché nell'ambulatorio non c'era nessun altro. La dottoressa Monteduro era sola, dalle 20 alle 8 del mattino. Le ultime annotazioni lasciate sul registro, messo sotto sequestro dal sostituto procuratore Leonardo Leone de Castris, segnalano l'ultima visita alle 3 a un tossicodipendente. S'è presentato per una ferita al labbro, s'è fatto medicare, ha lasciato l'ambulatorio dopo un battibecco con la dottoressa. Tutto annotato sul registro. Da quel momento in poi non si sa che cosa sia accaduto. La donna potrebbe essere stata portata via con la forza, messa nella sua auto. Gli inquirenti -- e perfino i parenti della vittima - non sembrano credere molto alla pista di un tossicodipendente-omicida. Allora ci si trova di fronte al nulla assoluto. Si stanno raccogliendo informazioni ascoltando amici, conoscenti della vittima, le persone che l'avevano vista, nel tentativo di chiudere un caso in poche ore per evitare che il trascorrere dei giorni possa irrimediabilmente complicarlo. Un caso misterioso soprattutto perché Maria Monteduro era assai apprezzata in paese soprattutto dai giovani e dai disagiati, un punto di riferimento per i tossicodipendenti che tentava di aiutare come medico e come assessore ai Servizi sociali. Chi poteva ucciderla e perché? Aveva avuto un bambino tre mesi fa e l'aveva chiamato come il papà scomparso, Damele. Sposata con un infermiere dell'ospedale di Scorrano, cugina del sindaco del paese, Salvatore Monteduro, che riesce solo a sussurrare «orribile, l'hanno massacrata», aveva lavorato fino a tre giorni fa alla guardia medica di un paese vicino, Cornano, prima di ottenere il trasferimento a-Gagliano. Era quello che desiderava per stare vicino a casa e al figlio. Divideva la sua vita tra la famiglia, l'ambulatorio, l'incarico di assessore che avrebbe abbandonato a giugno con le elezioni del nuovo consiglio comunale (non voleva candidarsi), e l'impegno per gli altri nel centro polivalente del Comune e nello studio da endocrinologa. Una madre modello. E allora, chi? LI ULTIMI ORE DELLA DOTTORESSA ORE 20. Mara HomeduroprerKlt servizio i regolarmente 2lla guardia mfdKa di Gagliano i del Capo. Il turno di notte si concluderà alle t 8 di domenica. ORE 23. la dottoressa Monteduro rientra f a casa per dare la poppata al figlio neonato. ; Torna in ambulatorio. La seconda poppata è prevista alle 6. ORE 3. Visita un tossicodipendente ferito a un labbro, Annota tutto sul diano medico, anche il particolare che il giovane pretenderà di essere riaccompagnato a casa. ORE 6. Il marito attende la dottoressa per la poppata al figlio. Preoccupato dal ritardo comincia a cerarla in ambulatorio, mi nessuno risponde. ORE 8. Mia guardia media arriva il collega del ambio turno. Risponde alla telefonata del marito della dottoressa. Iti non c'è, sul tavolo c'è la sua borsa. Satta l'allarme ai carabinieri. ORE 9. Nelle campagne alla periferia di Castrignano, poco distante dalla natale Sanu Maria di Lcuca- Gallipoli, un contadino trova il cadavere della dottoressa. La dottoressa Maria Monteduro uccisa a colpi di pietra la notte scorsa in Puglia

Luoghi citati: Gagliano Del Capo, Gallipoli, Lecce, Puglia