Ma il trench non è colpevole di Fabrizio Rondolino

Ma il trench non è colpevole Ma il trench non è colpevole Fabrizio Rondolino ADenver, Colorado, i soprabiti neri sono ora fuorilegge: così ha deciso lo sceriffo. Il simbolo della strage compiuta alla Colurnbine High School, c'è da giurarlo, diventerà per qualcuno un oggetto di culto: ì media ne hanno parlato troppo, e la proibizione ne accrescerà il fascino oscuro. Sembra che i ragazzi-assassini si siano ispirati ai banditi di C'era una volta il West, capolavoro violento e crepuscolare di Sergio Leone: Henry Fonda s'era lamentato con il regista perché, per la prima volta in tanti anni di carriera, gli toccava un ruolo di «cattivo». «Trench-coat mafia», si chiamavano i ragazzi. «Mafia» è una parola a noi fin troppo nota; eppure un tempo mafiosa veniva chiamata una bella ragazza, e mafioso indicava «qualunque oggetto che i francesi direbbero chic»: ce lo racconta Luigi Capuana, in un saggio su Verga, lamentando che la parola sia venuta poi indicando «una specie di associazione di malfattori». Ed è in questo senso, universalmente noto, che i ragazzi di Denver l'hanno scelta. Al contrario, «trench» ci suona amichevole e malinconico: e immediatamente pensiamo ad Humphrey Bogart che del trench fece una condizione esistenziale. Eppure «trench» in inglese significa trincea, e trenchcoats erano i pastrani che i soldati indossavano nella Grande guerra. La morte e la vita attraversano le parole, il grazioso diventa delinquente e l'abito del soldato si trasforma in un elegante spolverino. I ragazzi di Denver, all'oscuro di tutto ciò, avvolgono ora di una luce fosca i trench scuri. Chissà che ne diranno i Brooks Brothers, gli inventori della mitica camicia button-down. Hanno appena ripreso a produrre soprabiti neri. Smisero di farli il 14 aprile 1865, il giorno in cui John Wilkes Booth, un attore di simpatie sudiste, assassinò il presidente Lincoln. La guerra di secessione era appena finita e Lincoln era a teatro per festeggiare la vittoria: indosso aveva un soprabito nero dei Brooks Brothers.

Persone citate: Henry Fonda, Humphrey Bogart, John Wilkes Booth, Luigi Capuana, Sergio Leone

Luoghi citati: Colorado, Denver, Lincoln