BASTA CREDERCI

BASTA CREDERCI LA VOLATA BASTA CREDERCI Roberto Beccantlni LA Lazio si rialza, dopo i ko nel derby e con la Juventus. Non vinceva dal 21 marzo. Regola la Sampdoria, mantiene il punto di vantaggio sul Milan, vittorioso a Vicenza e capolista per una manciata di minuti. A Marassi, decide Vieri. Al Menti, risolvono Bierhoff e Leonardo. Gli arbitri scortano, benevoli, la marcia di Eriksson e Zaccheroni. Quattro giornate separano i duellanti dallo scudetto. Il turno di domenica si annuncia fondamentale: Milan-Sampdoria, Udinese-Lazio. Nel frattempo, s'infiamma, e si al¬ larga, la volata della Champions League. Cinque squadre per due posti, divise fra loro da non più di tre punti: Fiorentina 51, Parma 49, Roma, Juventus e Udinese 48. Il calendario proponeva due «spareggi»: la Juventus risorge dalle ceneri del Manchester e piega la Fiorentina di Trap (ancora a segno Inzaghi e, dopo il pareggio viola, capitan Conte). La Roma, con Totti, punisce le ormai croniche flessioni del Parma. A San Siro, l'Udinese passeggia fra le rovine dell'Inter (tifosi infuriati, anche con Ronaldo). L'Europa più ricca è lì, a portata di mano: basta crederci. L'esultanza di Pippo Inzaghi, autore del primo gol bianconero contro la Fiorentina. La seconda rete è di Conte

Persone citate: Bierhoff, Eriksson, Inzaghi, Totti, Vieri, Zaccheroni

Luoghi citati: Europa, Juventus, Lazio, Parma, Roma, Vicenza