Carne suina a 1500 lire il chilo

Carne suina a 1500 lire il chilo Carne suina a 1500 lire il chilo II settore perde24000 milioni la settimana Bruno Cancellieri Corrispondente da REGGIO EMILIA La crisi è cominciata l'anno scorso, proprio di questi tempi. Ma ora ha raggiunto livelli che i suinicoltori giudicano insopportabili. L'andamento ciclico, tipico del mercato delle carni suine, questa volta non convince gli allevatori. Non è più la solita, magra consolazione: oggi è cosi, ma domani andrà meglio. Le quotazioni dei maiah sono precipitate a livelli non remunerativi per chi li alleva. Sui mercati chiave di Modena, Mantova, Reggio Emilia la quotazione della pezzatura classica, cioè del suino pesante tipico italiano, nelle ultime settimane è scesa fino a 1500 lire al chilo, a fronte di un costo di produzione medio di 2400 li¬ re. Cosi il comparto produttivo, che settimanalmente avvia alla macellazione circa 200 mila soggetti, accusa una perdita complessiva stimabile in circa 24 miliardi a settimana. No, cosi proprio non va. Le associazioni agricole, stimando assolutamente eccezionale la crisi, si sono rivolte direttamente a Paolo De Castro, ministro per le Politiche Agricole, per un incontro urgente. Gli chiedono un rapido avvio di iniziative per la valorizzazione delle carni certificabib all'origine, regolamenti ambientali e per la salvaguardia del benessere degli animali da applicare uniformemente SU tutto il territorio comunitario, sostegni finanziari per azioni promozionali nei Paesi terzi, agevolazioni di carattere fiscale. Non tira aria di crisi, invece, alla Rassegna suinico¬ la internazionale che, alla 43* edizione, resterà aperta al centro fieristico di Reggio da giovedì 29 aprile a domenica 2 maggio. Il clima sarà forse più riflessivo, ma come accade regolarmente dal 1950 gli allevatori prenderanno d'assalto la fiera, particolareratne in un momento come questo, perché hanno bisogno di confrontarsi, di consultare gli esperti di capire quel che sta accadendo partecipando tutti alla rassegna, vertice mondiale riconosciuto dalla suinicoltura professionale. «Il filo conduttore di questa edizione - afferma Tommaso Favali, direttore della Rassegna - sarà l'ottimizzazione di un sistema produttivo da sempre orientato ad accrescere la competitività del settore nel rispetto della compatibilità ambientale, del benessere degli animali, della qualità del prodotto, il tutto in un'ottica tesa a contenere i costi di produzione attraverso le più opportune scelte imprenditoriali. La struttura della manifestazione si articola, da una parte, su un percorso espositivo di padiglioni tematici dedicati a tutto quanto fa innovazione nella genetica, nelle tecnologie per l'allevamento, alimentazione, presidi sanitari, dall'altra parte sulla convegnistica che da sempre rappresenta un importante momento di approfondimento». Su di un'area coperta di oltre 25 mila metri quadrati, gli espositori saranno circa 400 in rappresentanza di una quindicina di Paesi. Le delegazioni ufficiali sono quelle di Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Olanda, Spagna.

Persone citate: Bruno Cancellieri, Paolo De Castro, Tommaso Favali