La Novara vuole diventare più forte di Gianfranco Quaglia

La Novara vuole diventare più forte La Novara vuole diventare più forte Lombardini: nuovi sportelli in attesa del partner Gianfranco Quaglia NOVARA Prima un piano di rafforzamento, poi l'aggregazione con un partner che la Bpn sta cercando ormai da due anni, con esplorazioni a vasto raggio, voci che si rincorrono e spingono il titolo, tentativi di accordi nafragati sul nascere (come il Credem). Così ieri Siro Lombardini, presidente della Banca Popolare di Novara, ha smorzato gli entusiasmi di alcuni azionisti che, riuniti al palasport per l'approvazione del bilancio '98, chiedevano operazioni a breve termine per arrivare a un'aggregazione con un altro gruppo bancario. Da quasi quattro anni al timone della Bpn, ha risposto alle sollecitazioni: «Noi non vogliamo correre da soli ma è facile dire integrazioni, il problema è riuscire a farle: la realtà è che di ricette magiche non ce ne sono». Al contrario ha illustrato ai 1630 soci presenti al palasport un piano industriale di rafforzamento da lui stesso definito «piano di guerra». «Nel senso - ha aggiunto Lombardini - che la nostra banca deve essere più aggressiva delle altre e per questo motivo occorre una riqualifiazione del personale. E il piano assume un notevole rilievo in vista dei confronti con altre società con cui collegarsi». Il progetto, oltre alla riqualificaizone del personale, prevede la creazione di nuovi sportelli; accordi con altri istituti finanziari; formazione di un gruppo bancario con altri istituti minori per valorizzare l'autonomia operativa. L'integrazione va avviata in sintonia con il piano stesso». Impossibile, per il momento, avanzare ipotesi sulla natura di eventuali accordi (un modello federale, di cui si parla con insistenza?). Siro Lombardini, che è anche al vertice dell'Associazione banche popolari d'Italia, non si sbilancia, ma nel frattempo raccoglie i consensi dell'assemblea che ieri a larga maggioranza ha approvato il bilancio con un utile netto di 60,6 miliardi (+40% rispetto al '97). Quattro anni fa la «Novara» denunciava un passivo di quasi 400 miliardi, oggi è tornata ad essere solida. Ma si rende conto che da sola non può più affrontare le sfide europee. Intanto i 163.000 soci usufruiscono del dividendo: 250 lire per ogni azione.

Persone citate: Lombardini, Siro Lombardini

Luoghi citati: Italia, Novara