Un rullino tradisce i pedofili

Un rullino tradisce i pedofili Cuneo, il giro scoperto da un'impiegata di un laboratorio fotografico. Coinvolti bimbi tra 8 e 12 anni Un rullino tradisce i pedofili Controlli su 1300persone in tutta Italia Gianpaolo Marra CUNEO Professionisti ripresi dalle telecamere amatoriali con biancheria hard, durante «incontri» con ragazzi; scambi di coppie e improvvise entrate in scena di minori; imprenditori col vizio del video ad alto contenuto pornografico e protagonisti vittime poco più che quattordicenni. Nelle decine di scatoloni stoccati nella caserma dei carabinieri di Cuneo e sequestrati in tutta Italia c'è un universo del porno in grado di soddisfare tutte le esigenze. Quei filmati (ben 4023, di cui l'85 per cento di fattura amatoriale e metà che ritraggono ragazzi, oltre a 2800 foto e trecento riviste) i militari li hanno esaminati uno a uno - in molte occasioni anche tre volte e con continui fermi immagine - per cercare di dare un nome ai protagonisti e carpire particolari utili per risalire agli studi di registrazione, tutti costruiti da «appassionati». I filmati sono soltanto una parte del materiale sequestrato dai carabinieri durante l'operazione Ramirez, avviata a novembre '96 con ramificazioni che portano in Francia, Svizzera, Olanda, Russia, Giappone, Stati Uniti, Danimarca e Svezia. L'inchiesta è scattata casualmente. Una donna - madre di famiglia e impiegata in un laboratorio di sviluppo fotografico ad Alessandria - apre una busta. All'interno ci sono immagini hard che ritraggono ragazzi fra gb 8 e i 12 anni, nudi e in posizioni oscene. Arrivano da un negozio di Porta Palazzo, a Torino. Le ha portate un paio di giorni prima un cliente fino a quel momento insospettabile, chiedendo di dupbcarle. L'addetta allo sviluppo, malignata, si precipita dal responsabile del laboratorio che avverte il titolare dell'azienda cui fa capo, con sede in un paese a pochi chilometri da Cuneo. Scatta la segnalazione ai carabinieri. I militari per giorni sorvegliano la porta del negozio torinese in attesa che si presenti il proprietario di quelle foto. Nel frattempo raccolgono elementi sull'universo porno e sul commercio di video su minori. Chiedono aiuto a periti informatici e iniziano a ricostruire la rete della distribuzione, del commercio e dei contatti. Due sono i sistemi: riviste con annunci di scambi di coppie e promesse di «sorprese», e siti Internet. L'indagine si fa delicata ed è resa impenetrabile per la difficoltà di dare un nome ai titolari di tante password da computer. Ne vengono rintracciati molti, di varie estrazioni sociali: dirigenti di amministrazioni pubbliche, liberi professionisti, commercianti, medici, mibtari, giornalisti, operai, studenti e pensionati. Vengono disposte 86 perquisizioni che portano in alloggi di piccoli centri, appartamenti di lusso in città, prestigiosi uffici e ville. In molte case di insospettabili si scoprono persino sale per riprese amatoriali. E vengono fuori abitudini inimmaginabili, come i video con protagonisti minorenni. Figli loro o di conoscenti. Scattano 43 denunce, nove persone sono già state rinviate a giudizio. L'inchiesta ha toccato quindici regioni e tante città. In Piemonte: Torino, Pinerolo, Chivasso, Condove, Chieri, Saluzzo, Cuneo, Mondovì, Villarbasse e Ivrea. Nelle altre regioni: Aosta, Saint-Vincent, Genova, Trento, Piacenza, Venezia, Bologna, Firenze, Cervia, Rimini, Orbetello, Chieti, Roma, Latina, Caserta, Foggia, Nicotera, Milazzo, Catania e Trapani. Le ipotesi di reato vanno dal commercio di materiale osceno e pornografico alla detenzione di questi video e fotografie, pornografia minorile, ricettazione. Il tutto aggravato dalla continuazione. Finora i personaggi identificati sono 1300, e il 95 per cento è costituito da italiani. Ora i carabinieri hanno chiesto la collaborazione di Interpol e Europol. Si vuole risalire ai ragazzi, e alla rete di distribuzione senza confini. Sequestrati 4000 video amatoriali Gli indagati sono 43 Scatta la ricerca anche all'estero delle giovani vittime Parte del materiale fotografico e video sequestrato dai carabinieri nell'operazione contro i pedofili coordinata dai magistrati di Torino

Persone citate: Cuneo, Gianpaolo Marra, Ramirez, Saluzzo