Ergastolo all'ex stalliere di Berlusconi di Lirio Abbate

Ergastolo all'ex stalliere di Berlusconi Dopo la lettura della sentenza, il pm è stato assediato per 20 minuti dai familiari degli imputati Ergastolo all'ex stalliere di Berlusconi Mangano condannato dal tribunale per un omicidio di mafia Lirio Abbate PALERMO L'ex stalliere di Silvio Berlusconi, Vittorio Mangano, da venerdì scorso è «mafioso». I giudici della terza sezione della corte d'assise di Palermo lo hanno condannato per la prima volta all'ergastolo e per associazione mafiosa. Il boss di Porta Nuova finora era stato sempre assolto dall'accusa di mafia ed aveva riportato solo due condanne: una per associazione a delinquere semplice, l'altra per traffico di stupefacenti. Adesso i giudici lo indicano come il inandante di un omicidio avvenuto a Palermo nel '94 (assolvendolo da un secondo delitto avvenuto nel '76) perché reggente di uno dei mandamenti mafiosi più importanti di Palermo. Mangano è accusato di avere ordinato l'ucci¬ sione dell'ambulante Armando Vinciguerra, assassinato perché aveva messo in giro la falsa notizia di alcuni pentimenti «eccellenti». Assolto per l'omicidio di Emanuele La Fiura, uomo d'onore messo ai margini dell'organizzazione, assassinato 23 anni fa. 1 giudici hanno condaiuiato altre otto persone, sei all'ergastolo e due a 29 anni, mentre hanno assolto un solo imputato, Stefano Ganci, figlio del boss della «Noce» Raffaele. 11 pm Mauro Terranova aveva chiesto 10 ergastoli. La corte d'assise presieduta da Salvatore Virga ha effettuato una corsa contro il tempo per andare a sentenza entro mezzanotte: c'era il rischio che tutti gli imputati fossero formalmente scarcerati per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Tre dei dieci imputati, quelli non detenuti nell'ambito di altri procedimenti, sarebbero tornati in libertà. Dopo la lettura del dispositivo della sentenza, i familiari dei condannati hanno insultato il pm TeiTanova, che ha dovuto attendere a lungo prima di lasciare l'aula scortato dai carabinieri. Ergastolo a Leoluca Bagarella, Vincenzo Buccafusca, Giovaimi Vitale, Giuseppe Graviano, Antonino e Giuseppe Lucchese; 29 anni di reclusione a Salvatore Raccuia e Sebastiano Ruggeri. Vittorio Mangano, attualmente in carcere, in passato è stato condannato a 14 anni per associazione a delinquere semplice, e al maxi-processo a Cosa Nostra se l'era cavata con tre aimi per traffico di stupefacenti. Tornato in libertà nel '90, è stato riarrestato cinque anni dopo con l'accusa di far parte di Cosa Nostra e per l'omicidio La Fiura. Lo scorso mese è arrivato l'ennesimo provvedimento restrittivo per un traffico di droga, nel quale è indagato anche il deputato di Fi Dell'Utri.

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