Europee, Ulivo simbolo in estinzione

Europee, Ulivo simbolo in estinzione Non piace a Ds, Ppi e Verdi il progetto di Prodi per un «nucleo comune» a Strasburgo Europee, Ulivo simbolo in estinzione Una maratona notturna alla ricerca di un accordo ROMA _ __. Il prossimo 13 giugno quasi certamente l'Ulivo sparirà dalle schede elettorali: è questo l'esito più probabile della contesa che ha diviso negli ultimi giorni i partiti del centro-sinistra. Tutti a magnificare l'Ulivo, ma nessun partito che possa esporlo dentro il proprio simbolo, sia pure in formato-bonsai: questo potrebbe essere il singolare esito di una contesa che ha visti divisi Prodi da una parte, Veltroni, Marini e Monconi dall'altra. Si è ad un passo dalla rottura dopo che Ds, Ppi e Verdi non sembrano voler assecondare il progetto di Prodi di istituire nell'Europarlamento uno stabile nucleo ulivista in grado di aprire la strada ad una «terza via», a cavallo tra socialdemocrazia e liberaldemocrazia. Si avvia cos'i alla conclusione una vicenda che ha profondamente diviso i partiti dell'Ulivo, ma che nei suoi termini nudi e crudi assomiglia più ad un pretesto che ad una questione politica dirimente. La prima mossa l'aveva fatta l'Asinelio, subito dopo la «nomination» europea di Prodi. Su ispirazione di Arturo Parisi (già sottosegretario alla Presidenza del governo Prodi e ora mente politica dei Democratici), due settimane fa l'Asinelio ha fatto sapere a Ds, Ppi e Verdi che l'utilizzo comune del simbolo dell'Ulivo alle Europee non aveva senso se non si fosse tentato di esportare il laboratorio ulivista anche a Strasburgo. Come? Costituendo una associazione tra gli europarlamentari Ds, popolari, verdi e democratici allo scopo di favorire il progetto della «terza via». La prima reazione di Marini, Veltroni e Manconi - ognuno dei quali fa riferimento a Strasbrugo a consolidati gruppi parlamentari - è stata negativa, ma poi, nel timore di un tranello, i toni si sono ammorbiditi. Il sospetto degli altri partiti è ben riassunto da Antonello Soro, presidente dei deputati popolari: «Qui si sta cercando una rottura che serva all'Asinelio per capitalizzare al massimo il ruolo di Prodi come testimonial dell'Ulivo». In altre parole, Prodi e i suoi avrebbero cercato una rottura perché in questo modo otterrebbero due risultati: nessun partito potrebbe richiamare l'Ulivo nel proprio simbolo, ma nessuno meglio di Prodi potrebbe incarnare lo spirito ulivista in assenza dell'Ulivo. Un'interpretazione troppo dietrologica? Sta di fatto che Marini e soprattutto Veltroni si sono presentati ieri al summit con Francesco Rutelli (Prodi era a Bologna) con posizioni meno rigide. Vel- troni, che in questa fase ha cercato in tutti i modi un accordo, ha presentato diverse versioni di un documento comune e alla fine (dopo diversi dinieghi di Marini) si è arrivati ad una formulazione, accettata dai popolari e dai Verdi: «Gli europarlamentari italiani eletti che si richiamano all'ispirazione dell'Ulivo, ferma restando la collocazione nei propri gruppi, daranno vita ad un loro coordinamento per sviluppare il confronto delle diverse aree del centro-sinistra» europeo. Marini e Veltroni sono usciti dal summit dicendo che si era fatto «un passo avanti», Rutelli si mostrava perplesso, ma appena Prodi è stato informato dello stato dell'arte, ha voluto scrivere di suo pugno un «emendamento» che rilanciasse l'Ulivo in Europa e ha spiegato ai suoi: «Non è possibile oscurarlo in Italia e ignorarlo in Europa...». E così, una volta persa l'occasione di «rompere» con Marini dopo la recente intervista filo-berlusconiana del leader Ppi, Prodi ha cercato un nuovo rilancio sull'Ulivo europeo, da ieri sera il cerino è in mano agli altri tre, ma le possibilità che si spenga sono molto alte. Anche se ieri sera Veltroni ripeteva: «Io cerco di tenere unita la famiglia dell'Ulivo...». [f. mar.) Filosofi, magistrati Ma non mancano i «figli di» Da Isabella Rauti a Bobo Craxi Testa a testa di «amarcord» canoro tra Gigliola Cinquetti e Iva Zanicchi Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi «Sosterremo il governo nella questione Kosovo»

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