Per la Puglia è un altro ko

Per la Puglia è un altro ko Per la Puglia è un altro ko // blocco terrà lontani anche gli ultimi turisti Sandro Tarantino BARI Il villaggio turistico Torre Cintola offre uno splendito panorama sulla batteria antiaerea. Prenotazioni, nessuna. Chi verrebbe qui, oggi? Il conflitto nei Balcani, il pattugliamento militare e ora l'embargo che affollerà ancora di più l'Adriatico di navi da guerra deputate ai controlli dei mercantili, scoraggerebbero chiunque e un po' sconfortano la Regione Puglia. Ha chiesto aiuto al governo (che ha stanziato 100 miliardi), minaccia azioni legali contro i giornali e le televisioni che descrivono questa regione come l'avamposto della guerra e intanto fa i conti con la crisi. «Nella prima settimana del conflitto e con la chiusura degli aeroporti di Bari e Brindisi c'è stato un calo di presenze pari al 40 per cento», dice l'assessore ragionale al turismo Luciano Sardella «Questo settore muove 3500 miliardi, ha circa 30.000 addetti e sta subendo le conseguenze di una guerra che noi non viviamo direttamente. L'anno scorso abbiamo chiuso con un incremento di presenze, il 20 per cento in più. Prevedevamo di chiudere anche questo in attivo, con un più 15 per cento. Siamo a meno 40 e continuano a descriverci come una regione in guerra, come se gli aerei non fossero anche ad Aviano. Ormai abbiamo intenzione di chiedere risarcimenti a chi provocherà danni diffondendo notizie false. Da maggio ad ottobre abbiamo previsto l'arrivo di 300 charter. Se li lasceranno arriva¬ re». Francesco Desario, presidente regionale della Fiavet, la federazione delle agenzie viaggi (in Puglia sono 240) tira le prime somme: «Prima della guerra il settore incassava solo per la vendita dei biglietti aerei 500 milioni al giorno. Siamo a 200. Non c'è più un gruppo di studenti che passa attraverso la Puglia per andare in Grecia. Lei manderebbe suo figlio nel Canale d'Otranto? Vogliamo la dichiarazione dello stato di crisi, nelle agenzie di viaggio in Puglia lavorano circa 5000 persone. Il villaggio di Torre Cintola ha quasi mille posti, ha ospitato gli atleti per i Giochi del Mediterraneo. Non ci va più nessuno». Le navi da guerra schierate nell'Adriatico e anche nel Golfo di Taranto, dove c'è la più grande base navale della Marina militare, sono un biglietto da visita che certo non at¬ trae. Hotel Patria, centro di Lecce, albergo cinque stelle in un edifico di fine Ottocento. Perdita netta? «Aspetti che faccio un rapido conto». Il vicedirettore Cosimo Rosato prende carta e penna, ricorda che «230 cancellazioni, turisti tedeschi, fanno 236 milioni dai primi giorni di aprile ad oggi. E non parliamo degù aeroporti chiusi, poi riaperti ma con pochi voli. A giugno nelle nostre sale si terrà un convegno. Gli organizzatori hanno firmato il contratto inserendoci una clausola: in caso di eventi bellici possono rinunciare». Niente al confronto di quel che accadrà sul mare in estate, dove si attendono pochissime prenotazioni, niente al confronto del villaggio turistico di Monopoli, Torre Cintola, affacciato sulla batteria antiaerea. lirla batteria antiaerea In Puglia

Persone citate: Cosimo Rosato, Francesco Desario, Luciano Sardella, Sandro Tarantino, Torre Cintola