IO, BERLUSCONI E L'INCONTRO IMPOSSIBILE

IO, BERLUSCONI E L'INCONTRO IMPOSSIBILE LETTERA DI COSSIGA IO, BERLUSCONI E L'INCONTRO IMPOSSIBILE CARO Direttori', tra me e Berlusconi esiste un abisso: Berlusconi e uomo ricchissimo e si crede un potente anche in politica: io non sono un ricco né mi sono mai creduto un potente, né tantomeno potrei credermi tale oggi che non conto (piasi nulla. Berlusconi si occupa prima di affari e poi di politica: io mi occupo solo di politica e teologia, forse anche perche affari non ne ho. Berlusconi ha dietro di se - miracolosamente - otto milioni di voti: io ne ho solo uno, il mio! Ciò premesso ho forse un po' più d'esperienza di politica e di affari di Stato di Berlusconi, che però mi controbilancia largamente con la sua straordinaria capacità - politica e finanziaria - di fare quattrini. Essendo peraltro un realista ritenevo opportuno, anche per il centro-sinistra del quale mi vanto essere un <ìiipportrr, fare una chiacchierata con Berlusconi su temi di comune interesse parlamentare: le conseguenze del referendum, l'impegno politico e militare nella Nato, l'elezione del Capo dello Stato. Non riuscendo a contattarlo in altro modo, trovandomi a Milano gli ho telefonato direttamente; mi Ita menato per il naso per 2A ore per dirmi poi che non poteva vedermi perche non voleva fare del «teatrino della politica» e perché i suoi non l'avrebbero capito! Ritenendo sempre utile un nostro colloquio, nonostante il fatto che Berlusconi normalmente sente ma non ascolla, ho ceduto alle pressioni di chi vuole farmi incontrare con lui non per interesse personale ma per un misto di interesse politico generale e di curiosità. Le trattative per questo incontro condotte ila egregie perenne - sembrano ormai pili difficili di quelle tra la Nato e Milosevic. Nell'ultimo messaggio trasmessomi la condizione per un incontro - ancora peraltro eventuale - era la segretezza: tanto è vero che io proposi come luogo dell'incontro Vancouver, perche in altre pani d'Italia e d'Europa io. non ricco e non bello, potrei passare inosservato, mentre Berlusconi, che e sia ricco che bello, no. Con perfetta delicatezza il cavalier Berlusconi, profittando di un suo incontro con la signora Thatclier, ha ripreso il discorso della mia «follia» nel portare un «comunista» a Palazzo Chigi. A questo proposito vale ciò che ho dichiarato alle agenzie di stampa. Se gli amici di Berlusconi credono che sia opportuno un nostro incontro, conoscono il mio numero anche perennale di telefono, e il numero di telefono delle mie segretarie, Berlusconi prenda un appuntamento ed io saio ben lieto ili riceverlo nel mio studio di ex Capo dello Stato o nella mia abitazione privata. E con questo il discorso è chiuso; lui continui a fare i soldi ed io a fare la politica. Francesco Cossiga

Luoghi citati: Europa, Italia, Milano, Vancouver