Un biglietto prima della strage

Un biglietto prima della strage Colorado, trovato durante una perquisizione. La scuola chiusa: ci sono troppe bombe Un biglietto prima della strage Lo studente killer: «Non date la colpa a nessuno» Franco Pantarelii nostro servizio NEW YORK Prima di partire per la missione suicida contro la propria scuola e i compagni, uno dei due giovani assassini di Littleton ha lasciato un messaggio. E' stato trovato dalla polizia che ha perquisito le loro case. Gli agenti non hanno voluto dire se il messaggio sia stato trovato in casa di Eric Harris o di Dylan Klebold, e non ha svelato il contenuto. Se ne conosce solo una frase: «Non date la colpa a nessuno». Il resto, si suppone, potrebbe servire a identificare i complici dei due, della cui esistenza gli investigatori si dicono sempre più sicuri. Perfino il governatore del Colorado, Bill Owens, dopo una visita alla Co lumbine High School, ha detto che «li dentro ci sono bombe dovunque, troppe per due persone sole». Una micidiale, di bomba, è stata trovata giovedì sera. Era ad altissimo poten¬ ziale, ha detto l'uomo che l'ha disinnescata, e se fosse esplosa «avrebbe fatto saltare in aria un bel pezzo di scuola». Il meccanismo di accensione era «molto sofisticato», ha detto ancora l'esperto, ma non ha saputo spiegare le ragioni della mancata esplosione: forse quel meccanismo non ha funzionato, o forse all'ultimo momento i due hanno deciso di evitare una strage di proporzioni ancora più spaventose. Il suo ritrovamento, e quelli di una trentina di altri ordigni più piccoli nascosti un po' dovunque, hanno comunque fatto decidere la chiusura definitiva della scuola per procedere a una completa e accurata perlustrazione. Le classi riapriranno solo nel prossimo autunno e per ciò che resta di quest'anno scolastico si cercherà di dislocare gli studenti in altre scuole, che sono state già riaperte ma sotto una rigidissima sorveglianza. I ragazzi vengono perquisiti all'ingresso. Se devono andare al bagno vengono scortati e per lasciare la scuola pri¬ ma della fine delle lezioni devono presentare una richiesta scritta dei genitori. Durante la perquisizione sono stati trovati un fucile automatico e una pistola. Non appartengono ai genitori di Eric e Dylan, ha detto la polizia, per cui ora si cercherà di ricostruire il loro percorso, sempre alla ricerca di possibili complici. Ma per questo le speranze degli investigatori riposano sui nastri registrati dalle telecamere sparse in molti locali della Columbine High School. Loro quei nastri non li hanno ancora esaminati - dicono senza spiegare il perché - ma «potrebbero mostrare i momenti in cui le bombe sono state piazzate e da chi», ha detto un aiutante dello sceriffo. Due membri della «Trenchcoat Mafia», il gruppo dei «soprabiti neri», hanno chiesto perdono a tutti per ciò che è successo. Loro, hanno detto, non avevano la minima idea di ciò che Eric e Dylan avessero in mente.

Persone citate: Bill Owens, Dylan Klebold, Eric Harris

Luoghi citati: Colorado, New York