Missili sulla tv serbe, è strage

Missili sulla tv serbe, è strage Il vertice atlantico di Washington: Milosevic accetti le condizioni, poi cominci a ritirarsi e noi sospendiamo i raid Missili sulla tv serbe, è strage Coinvolta l'Onuper risolvere la crisi BELGRADO. I missili della Nato hanno colpito e distrutto ieri mattina il palazzo della televisione serba. In quel momento vi lavoravano un centinaio tra giornalisti e tecnici. Dieci i morti, 18 i feriti e una ventina i dispersi. A Washington il vertice dei 19 Paesi Nato ha promesso il coinvolgimento dell'Onu per risolvere la crisi nei Balcani, ma non ha abbandonato la linea della fermezza. «La campagna aerea sarà sempre più intensa e continuerà finché non avremo vinto», ha detto il segretario generale Solana. L'Alleanza però si è detta disposta ad interrompere i raid, a patto che Milosevic «abbia iniziato il ritiro delle sue forze dal Kosovo». Chiusura invece sulle supposte aperture fatte dal leader serbo all'inviato russo Cernomyrdin, peraltro smentite da Belgrado. Lo stesso emissario russo ha precisato che, dicendo che i serbi avevano accettato una presenza militare, intendeva parlare solo di «uomini in uniforme». SERVIZI DA PAG. 2 A PAG. 6 L'edificio che ospitava la televisione dì Stato serba colpito dai missili della Nato

Persone citate: Cernomyrdin, Milosevic, Solana

Luoghi citati: Belgrado, Kosovo, Washington