Romagest prima in Usa e Globali

Romagest prima in Usa e Globali "Azioni speciali americane", "Misti internazionali azioni e obbligazioni", "Obbligazionari Italia breve termine", "Obbligazionari Italia medio termine": le 4 categorie vinte dall'Italia Romagest prima in Usa e Globali POSIZIONE di spicco tra i gestori italiani in questo «2° Rapporto sui fondi europei» è quella di Romagest, che ha centrato ben due obiettivi (Misti Internazionali con International Stock Management e Azioni speciali Usa con Azionario Nord America), consolidati da una serie di ottimi o buoni piazzamenti (secondo posto nella famiglia Azioni Italia, 4° nelle Obbligazioni medio termine Germania, 6° nelle Obbligazioni Europa breve termine, 11 nelle Azioni Germania, 13° negli Obbligazionari internazionali breve termine, 14° nelle Obbligazioni Francia medio termine, 36° nelle Azioni Francia). ANALISI Massimo Ferrari, direttore degli investimenti, analizza momenti positivi e negativi di un anno complesso (la classifica copre un anno, dall'1/3/98 al 28/2/99). «A partire dall'ultimo trimestre '98 abbiamo mantenuto un atteggiamento positivo sulle azioni, con ampio consenso sulla crescita e sul consolidamento degli utili dell'economia americana (a settembre, ricordo, non si percepivano segnali di deflazione) che svolgevano un'azione di traino degli altri mercati: i titoli apparivano sottovalutati. Su fondi specifici, le azioni rappresentavano almeno il 95%, mentre le abbiamo sovrappesate su tutti gli altri prodotti più complessi, suggerendole ai clienti a discapito delie obbligazioni». Al contrario, non si è centrato appieno il comportamento dei tassi del debito pubblico (lievemente, risaliti), circa il quale, tuttavia, si. è' mantenuta una sostanziale tranquillità. «Ciò che ci ha un po' spiazzati è stata la forza del dollaro, anche se la si poteva prevedere, dato il rallentamento dell'economia europea». NEUTRALITÀ' Nell'ambito dello scenario tratteggiato dal responsabile degli investimenti, International Stock Management, nonostante le dimensioni contenute del patrimonio, nell'arco dei 2 anni ha realizzato - spiega il gestore, Francesco Fonzi - una performance significativa: +122%. L'investimento, anche nel primo trimestre '99, è stato impostato secondo una asset allocation sostanzialmente neutrale rispetto ai pesi delle grandi aree (Usa, Giappone, Europa) nel benchmark di riferimento (indice Msci World). L'enfasi è stata posta sulla selezione dei singoli titoli: tecnologici in America, con acquisti nel settore del software e di Internet; del comparto bancario, soprattutto in Europa; e, in tempi più recenti, sui titoli legati al ciclo delle materie prime in Australia. Complessivamente, il livello delle azioni è stato mantenuto, nel periodo, intorno alla quota prevista dal benchmark (90%). SOVRAPPESO Il fondo azionario Nord America (+22% da inizio anno) ha potuto beneficiare del buon andamento del mercato azionario americano ( + 8% l'indice Spx 500) e del rafforzamento del dollaro sull'euro ( + 8% da inizio anno). «Il fondo - afferma il gestore, Aldo Chinca, è stato mediamente investito intorno al 95% e ha mantenuto un costante sovrappeso sul settore tecnologico (software e Internet), finanziario (banche regionali e brokers) e dei consumi ciclici (auto, media e aviolinee). Alcune scelte di titoli sono state vincenti, come quella di Microsoft e American on line, che da sole spiegano il 36% della performance dello Spx 500, e come Lucent e Cisco, o Dell, che rimane un modello di creazione di valore per gli azionisti e di costanza nella crescita di utili e margini». Nei Finanziari, si è puntato su Citigroup ( + 50% da inizio anno) e J.P.Morgan, che ha visto il suo Roe migliorare dall'8,l% al 22,3%. Dal gennaio di quest'anno, si è investito su alcune società sensibili all'andamento dell'economia, nella convinzione che la crescita, seppur sostenuta, non avrebbe riacceso l'inflazione (Alcoa, Caterpillar, Int. Paper, Boeing). CLASSIFICHE r

Persone citate: Aldo Chinca, Azioni Italia, Caterpillar, Cisco, Francesco Fonzi, Massimo Ferrari, Paper