I migliori fondi d'Europa

I migliori fondi d'Europa Secondo rapporto Eurofondi, con le graduatorie elaborate da Apt in esclusiva per La Stampa. Riclassificate categorie e performance sulla base del rischio corso dai gestori I migliori fondi d'Europa SPECIALE LA raccolta dei fóndi comuni in Italia continua a crescere al ritmo di 20-30 mila miliardi netti (nuove sottoscrizioni meno i riscatti). Sul piano europeo è una presenza oramai consolidata, malgrado la loro benché di nascita relativamente recente. Lo dimostrano le graduatorie che presentiamo in questo secondo rapporto «Eurofondi», promosso da otto importanti testate europee. Con La Stampa ci sono la Sueddeutsche Zeitung per la Germania, Le Monde per la Francia, El Pais per la Spagna, Le So ir per il Belgio, Tageblatt per il Lussemburgo, Le Temps per la Svizzera e Money Observer per l'Inghilterra. POKER TRICOLORI In quattro delle 64 famigli» in cui sono stati suddivisi gli oltre 3600 fondi continentali considerati, i gestori italiani sono arrivati primi quattro volte (Romagest negli «Internazionali misti azioni e obbligazioni» e nelle «Azioni speciali Usa», Fondicri negli «Obbligazionari Italia breve termine», Gestielle negli «Obbligazionari Italia medio termine»); in 15 si sono piazzati entro le prime cinque posizioni di categoria; in 120 si sono classificati entro i primi 30 di categoria. DUI LIVKUS In un contesto di concorrenza internazionale in via di accen tuazione (del quale l'iniziativa delle euroclassifiche è insieme testimonianza e strumento pratico per i consumatori) è del resto impossibile sottrarsi al confronto. Ormai, lo strumento-fondo comune va consolidandosi come quello più valido p"' le famiglie che risparmiano; cioè che pensano ad investimenti a medio lungo termine e non alle speculazioni di breve perìodo sulle Borse. Il perché è evidente: la crescente sofisticazione dei mercati finanziari crea di fatto due livelli ben distinti di possibile intervento sui mercati dei valori mobiliari. Il primo è quello dei tecnici, di chi opera quotidianamente sui titoli. ANALISTI DI PROFESSIONE Un esempio, ma è solo l'ultimo, viene dall'caffaire» Olivetti/Tecmost/Ielecoin/rim: solo analisti professionali possono impostare scelte strategiche fondate a partire daf termini delle offerte e contro offerte che si fronteggiano ora dopo ora e che si intrecciano con le notizie dei comportamenti annunciati o previsti dei soci maggiori e degU investitori istituzionali (come i fondi pensione o i fondi di investimento, che della partita riescono cosi ad essere in qualche misura giocatori e arbitri). Di questo primo livello «professionale», gioco e spesso incensa pevolmente, finisce evidentemente con il fare parte la gran massa degli arruolati dalle grandi privatizzazioni tra cui Telecom, appunto: costoro, acquistate le azioni, si trovano nella situazione delicata di chi deve scegliere quotidianamente se vendere (intascando un eventuale guadagno o, peggio, fuggendo dopo aver lasciato sul terreno una perdita) o tenere duro. PLUSVALENZA In fase di Opa, il beneficio in conto capitale è assicurato e allora il dubbio si sposta su un altro piano: conviene portare a casa la plusvalenza (vendi, guadagna e pentiti) o abbracciare una strategia di lungo termine, da cassettista fedele alle sorti di quella singola azienda? Come si vede, sono scelte magari avvìncenti ma senza dubbio rischiose. E nel crash di ehi possiedanolo unsfo due azioni, prive della rete di sicurezza della diversificazione. IL PAI DATI Il secondo livello per accedere ai mercati dei valori mobiliari parte -proprio da qui, dalla diversificazione. Se si prende atto che il mercato ha ormai una dimensione mondiale e le opportunità spaziano da Tokyo a New York, da Londra ad Atene, diventa ragionevole l'attrazione esercitata dalle altre piazze. Ma come affron-tarle? 11 «fai da te» ha una giustificazione finché ci si mantiene in un ambito domestico; fuori, sui mercati diversi dal nostro, diventa ancora più complicato e rischioso muoversi autonomamente (anche se Internet è un media sempre più tentatore). In pratica, si interna¬ zionalizzerebbe il rischio senza fruire della diversificazione, di cui è base la «asset allocation», che significa distribuzione ragionata dei beni, delle risorse. PER LI FAMIGLIE I fondi comuni sono nati per rispondere alle esigenze delle famiglie che non vogliono (non sono in grado di) fare da sé e preferiscono il secondo livello, quello mediato dei gestori, per far fruttare i loro patrimoni. Originariamente i fondi erano quasi un sinonimo della diversificazione: non solo i bilanciati, che per definizione investivano a mezza strada tra titoli a reddito e titoli a rischio; anche gli azionari e gli obbligazionari non avevano raggiunto certo il grado di specializzazione e di sofisticazione nella scelta dei mercati su cui operare che è oJ» pratica quotidiana e che ha un nome simbolo, il benchmark, attorno al quale ruota tutta l'industria del mercato gestito. PARAMETRO II benchmark, che è il parametro di riferimento dell'attività dei gestori, sta ad indicare la sogliaobiettivo del fondo comune: sapere che il benchmark del fondo A è l'indice Comit delle azioni italiane è un modo più preciso e stringente per definire quel fondo A come un fondo azionario specializzato italia. Se è vero infatti che la diversificazione è un valore in sé (sia pure variabile nella sua realizzazione a seconda delle esigenze dei diversi risparmiatori), non bisogna sottovalutare il fatto che una buona asset allocation è comunque la risultante di tante buone componenti che la cosi.it.uiscono.- GBSTIONI Gran parte della raccolta di fondi cui accennayamo all'inizio viena oggi effettuata attraverso le gestioni patrimoniali in fondi (Gpf): l'esito finale è, quindi, un dato complessivo, ma realizzarlo hanno concorso i singoli precotti. Proprio per giudicare la professionalità dei gestori nel raggiungere le performance in rapporto ai benchmark, è nata l'idea delta Euroclessifica, giunta al suo secondo rapporto (il primo'è uscito il 19 gennaio scorso alla partenza dell'euro). Non si tratta della semplice riproposizione delle performance reali, ma di una rielaborazione a cura della società americana di consulenza e analisi finanziaria Apt. OBIETTIVI DICHIARATI La tecnica attraverso cui Apt ricalcola i risultati è rappresentata a pagina 5, ma ne anticipiamo il senso. In pratica, l'attività dei gestori viene analizzata a partire dalle quotazioni giornaliere per trarne il grado di aderenza agli obiettivi dichiarati. Le rilevazioni di Atp chiariscono così agli investitori se il gestore, il cui lavoro è remunerato per uno specifico scopo (per esempio trarre il massimo di beneficio dalle azioni giapponesi), ha effettivamente tenuto fede alla sua missione (e ha cioè realizzato come o più del benchmark costituito dall'indice Nikkey di Tokyo). Promossi, quindi, possono anche essere fondi con un risultato negativo in assoluto ma accettabile in rapporto all'andamento del mercato relativo1. Glauco Maggi a spazianY Internazionali misti azioni e obbligazioni» e nelle «Azioni speiali Usa», Fondicri negli Obbligazionari Italia breve ermine», Gestielle negli Obbligazionari Italia medio ermine»); in 15 si sono piazzati ntro le prime cinque posizioni di categoria; in 120 si sono classificati entro i primi 30 di categoria. DUI LIVKUS n un contesto di concorrenza nternazionale in via di accen uazione (del quale l'iniziativa delle euroclassifiche è insieme estimonianza e strumento pratico per i consumatori) è del resto mpossibile sottrarsi al confronto. Ormai, lo strumento-fondo comune va consolidandosi come quello più valido p"' le famiglie che risparmiano; cioè che pensano ad nvestimenti a medio lungo termine e non alle speculazioni di breve perìodo sulle Borse. Il perché è evidente: la crescente sofisticazione dei mercati finanziari crea di fatto due livelli ben distinti di possibile intervento sui mercati dei valori mobiliari. Il primo è quello dei tecnici, di chi opera quotidianamente sui titoli. ANALISTI DI PROFESSIONE Un esempio, ma è solo l'ultimo, viene dall'caffaire» Olivetti/Tecmost/Ielecoin/rim: solo analisti professionali possono impostare scelte strategiche fondate a partire daf termini delle offerte e contro offerte che si fronteggiano ora dopo ora e che si intrecciano con le notizie dei comportamenti annunciati o previsti dei soci maggiori e degU investitori istituzionali (come i fondi pensione o i fondi di investimento, che della partita riescono cosi ad essere in qualche misura giocatori e arbitri). Di questo primo livello «professionale», gioco e spesso incensa pevolmente, finisce IL PAI DATI Il secondo livello per accedere ai mercati dei valori mobiliari parte -proprio da qui, dalla diversificazione. Se si prende atto che il mercato ha ormai una dimensione mondiale e le opportunità spaziano da Tokyo a New York, da Londra ad Atene, diventa ragionevole l'attrazione esercitata dalle altre piazze. Ma come affron-tarle? 11 «fai da te» ha una giustificazione finché ci si mantiene in un ambito domestico; fuori, sui mercati diversi dal nostro, diventa ancora più complicato e rischioso muoversi autonomamente (anche se Internet è un media sempre più tentatore). In pratica, si interna¬ ta tutta lindustria del mercato gestito. PARAMETRO II benchmark, che è il parametro di riferimento dell'attività dei gestori, sta ad indicare la sogliaobiettivo del fondo comune: sapere che il benchmark del fondo A è l'indice Comit delle azioni italiane è un modo più preciso e stringente per definire quel fondo A plice riproposizione delle performance reali, ma di una rielaborazione a cura della società americana di consulenza e analisi finanziaria Apt. AZITAaCEINTEUCEEUZEOB; rOROF&OALIROACA; S. \ S. ' AP0U[ GEINCRAZAZOAGEIMFOO| COi OI FOI O1 GLEFO13NO4 1531GSOM

Persone citate: Glauco Maggi, Money