LA«BOTEGA DEL FRER» DI CHIAVERANO

LA«BOTEGA DEL FRER» DI CHIAVERANO LA«BOTEGA DEL FRER» DI CHIAVERANO A Chiaverano, in una casa del Settecento c'è «La botega del frèr», un museo in cui è riprodotto il laboratorio di un fabbro ferraio. I locali di via Ivrea hanno alla spalle una storia di quasi trecento anni. Erano i primi del 1700, quando qui iniziò a lavorare Teagno Majota Mastro Antonio. Chiaverano, che sorge su colline della Serra ricche di torrentelli, era il posto giusto per chi aveva bisogno di sfruttare l'energia idrica. Da allora. Mastro Antonio ha avuto innumerevoli successori. Nel 1960 l'ultimo fabbro, Battista Vincenzo Bergò, decise di chiudere il laboratorio. Proprio i suoi eredi hanno avuto l'idea di rimettere in piedi, nel 1983, la «botega del frèr». C'è l'antica sala della forgiatura, dove sono raccolti tutti gli strumenti per la lavorazione e alcuni degli oggetti che uscivano da qui. Quindi, una sezione che mostra con quali accorgimenti venissero tarati i pesi e le misure, e una più «quotidiana», dove si trova un campionario di serrature per le abitazioni e di attrezzi destinati all'agricoltura. Poi, ecco il motore dell'intera bottega: è la ruota idraulica che, restaurata nel 1997, è tuttora.funzionante. Il museo è visitabile su prenotazione, da effettuarsi allo 0125/54996. Paolo Bricco La Botega del Fròdi Chiaverano (sopra) Un momento della festa di Montanaro (a sinistra)

Persone citate: Battista Vincenzo Bergò, Mastro Antonio, Paolo Bricco, Teagno

Luoghi citati: Chiaverano