UN PO'DI MUSICA, PROFESSORE

UN PO'DI MUSICA, PROFESSORE DUE INCONTRI UN PO'DI MUSICA, PROFESSORE Si parla di scuola, matematica e note all'Università e al Piccolo Regio au E STA settimana due eventi inusuali ci aiuteranno a comprendere meglio la matematica, o meglio, le sue ramificazioni nel panorama della cultura. L'inusuale sta nel fatto che, di solito, a parlare di matematica sono anonimi (e, diciamoci pure la verità, spesso barbosi) conferenzieri. Questa volta, invece, il microfono lo prenderanno, nientemeno, un parlamentare e un pianista: l'onorevole Castellani e il maestro Roberto Cognazzo. Il primo evento, venerdì 23, è un dibattito sul ruolo della matematica nella società e nella scuola, fra l'onorevole Castellani e il professor Alberto Conte: due interlocutori che sarebbe stato difficile scegliere più adatti allo scopo. Castellani, economista matematico, presiede infatti la Commissione Cultura della Camera dei Deputati, e sul suo tavolo passano le proposte di legge relative alla riforma della scuola: a lui si potranno fare domande concrete sul ruolo che il Parlamento sta pensando di assegnare alla matematica nell'insegnamento secondario del futuro. Conte, geometra algebrico, è il presidente dell'Unione Matematica Italiana, a cui fanno capo tutti i professori universitari di matematica: nessuno meglio di lui sarà in grado di delineare le potenzialità e le necessità della commuta dei matematici, sulla soglia del 2000. Alberto Conte è noto in città anche come vicepresidente del Teatro Regio: il che ci porta al secondo evento di giovedì 29, che si terrà appunto al Piccolo Regio. Questa volta a tenere banco sarà il pianista Cognazzo, che suonerà i canoni di quell'opera straordinaria che sono le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach. Ma che c'entra questo con la matematica, ci si chiederà? C'entra eccome, perché basta leggere i titoli di quei canoni, ad esempio «canone alla quarta in moto contrario», per accorgersi che essi sono stati composti con restrizioni di natura prettamente matematica. Più precisamente, prendendo un tema e operando su di esso con trasformazioni tipicamente geometriche, quali traslazioni e riflessioni. Naturalmente, soltanto i musicisti di professione possono accorgersi della cosa da soli : noi del pubblico avremo bisogno di un aiuto, che ci verrà dato dal professor Benedetto Scimemi, algebrista e musicista. L'evento sarà dunque, più propriamente, una conferenza-concerto, in cui Scimemi descriverà alcuni aspetti matematici dell'opera musicale di Bach con parole e grafici, e Cognazzo li illustrerà con i suoni. Emergeranno così quelle sorprendenti affinità tra musica e matematica che Bach, in quanto membro della Società delle Scienze Musicali, sfruttava intenzionalmente, e che venerdì anche i profani (della matematica, o della musica, o di entrambe) potranno scoprire. Dopo di che, potremo ben dire: questa è musica per il mio cervello, e matematica per le mie orecchie! Piergiorgio Od {freddi Doppio appuntamento che riguarda la matematica, la sua importanza nella scuola e nella musica. Venerdì 23 aprile, alle ore 16, nell'aula A del Dipartimento di Matematica dell'Università in via Cario Alberto 8, si terrà una tavola rotonda su «Il ruolo della matematica nella scuola del 2000» con Giovanni Castellani, presidente della Commissione cultura della Camera dei Deputati, e Alberto Conte, presidente dell'Unione matematica italiana. Modera Franco Pastrone, presidente dell'Associazione subalpina Mathesis. Si tratta di un tema che coinvolge non solo la matematica ma anche le altre discipline scientifiche nell'ambito della riforma della scuola media superiore. Giovedì 29 aprile, alle ore 16,30, al Piccolo Regio, in piazza Castello 215, si svolgerà una conferenza «in forma concertata» su «Matematica e musica». Benedetto Scimemi, dell'Università di Padova, parlerà de «Le simmetrie musicali e le trasformazioni geometriche e i canoni di Bac» accompagnato da esempi musicali del maestro Roberto Cognazzo (nella, foto). Al termine dell'incontro, il maestro Cognazzo eseguirà canoni dispari delle Variazioni Goldberg di Bach. L'ingresso è libero.

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