Il futuro di una vecchia idea
Il futuro di una vecchia idea Il futuro di una vecchia idea Convegni, mostre, libri, videocassette LA città di Como e il mondo scientifico celebrano Alessandro Volta nel bicentenario dell'invenzione della pila. Innumerevoli sono le manifestazioni pubbliche, i convegni, le conferenze, i video e i volumi in progetto per l'occasione. La Camera di Commercio di Como ha pubblicato la lettera che il 20 marzo del 1800 Volta spedi a Sir Joseph Banks nella quale comunica alla Royal Society «alcuni stupendi risultati» sull'elettricità eccitata dal semplice contatto di sostanze conduttive di diversa natura. La lettera è tradotta in italiano dal francese (lingua allora usata per la corrispondenza scientifica internazionale) ed è preceduta da un saggio divulgativo di Gianni Bonera dell'Università di Pavia. Molto utile per capire le opere e lo spirito dell'epoca è il volume «Entra in scena la luce», 144 pagine illustrate, realizzato dal fotografo ed editore comasco Enzo Pifferi. A completamento dell'edizione nazionale delle «Opere» di Volta, pubblicata a cura dell'Istituto Lombardo Accademia di Sciente e Lettere di Milano (7 volumi di «Opere», 5 volumi di «Epistolario», 2 volumi di indici) verranno pubblicati due nuovi volumi e si procederà alla digitalizzazione dei manoscritti più significativi. E' stata realizzata anche una serie di videocassette, «La scintilla di Volta», suddivisa in dieci puntate progettate dal Policlinico di Milano e realizzate da Antenna 3: vengono inviate in omaggio a scuole, università, mediateche, biblioteche e centri culturali facendone richiesta alla Regione Lombardia - Cultura (fax 02/6765.2698). Dei molti convegni scientifici organizzati (una ventina), segnaliamo i più rilevanti. A Mendrisio, Svizzera, dal 7 al 9 maggio «Veicoli elettrici oggi e domani». A Pavia tre convegni: dal 10 al 12 maggio «Simposio intemazionale sui sistemi elettromagnetici non lineari», dal 3 al 5 giugno «Volta e le università europee» e dal 23 al 25 settembre «Simposio Internazionale sui campi elettromagnetici» in contemporanea con il Convegno nazionale della società di Fisica. A Milano la settimana scorsa si è tenuto il convegno «Alessandro Volta due secoli dopo». A Como Villa Olmo dal 20 al 23 giugno «La fisica dei sistemi complessi» e dall'Il al 15 settembre «Volta e la storia dell'elettricità» infine a Cernobbio (Como) dal 28 maggio al 2 giugno 2000 il «Decimo congresso intemazionale sulle batterie al litio». Ad una recente commemorazione comasca è intervenuto, in videoconferenza dall'Università di Pavia, il premio Nobel Carlo Rubina, che ha esaltato la genialità dell'invenzione voltiana e ha prospettato per il secolo prossimo una seconda giovinezza della pila grazie a un nuovo ruolo come primaria fonte di energia elettrica. La pila del futuro, abbandonato rame e zinco e analoghe tipologie ancor oggi in uso a basso rendimento e molto inquinanti, sarà del tipo a combustibile a base di idrogeno e ossigeno, con vapor d'acqua come sottoprodotto non inquinante. Secondo Rubbia, la pila combustibile darà vita alla terza rivoluzione industriale, caratterizzata dai mezzi di trasporto elettrici che funzioneranno con energia economica e a basso impatto ambientale (vedi l'articolo qui a fianco). La ricerca risolverà il problema del rifornimento energetico, che per forza di cose non potrà più dipendere dai fossili (carbone, petrolio, gas) e dal nucleare perché entro cent'anni saranno esauriti. Sarà quindi l'energia elettrica a muovere le macchine; del resto negli Usa già il 40 per cento del fabbisogno energetico viene fornito dall'elettricità. E bisogna ricordare che non possiamo aspettarci grandi cose dallo sfruttamento dell'energia solare e di quella eolica, perché entrambe richiedono impianti talmente estesi da essere ambientalmente improponibili. A distanza di due secoli. Volta, è ancora nel nostro futuro. Pia Bassi Le «Opere» in sette volumi più altri cinque di Epistolario
Persone citate: Alessandro Volta, Bonera, Enzo Pifferi, Joseph Banks, Nobel Carlo, Rubbia, Volta
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