TALENTI SNOBISMO & GLAMOUR

TALENTI SNOBISMO & GLAMOUR TALENTI SNOBISMO & GLAMOUR Lietta Tornabuoni POTEVA andarci meglio, a Cannes? Certo, così come poteva andarci peggio agli Oscar. Bisognerà perdere il vizio d'immaginare complotti antitaliani, di far dipendere il giudizio sullo stato del nostro cinema da scelte che possono avere tante ragioni. Non vale la pena di trasformare i gusti e gli opportunismi d'un direttore di festival, che legittimamente prende i film che vuole, che gli piacciono e gli servono, in Ferite alla suscettibilità nazionale, in dispiaceri patriottici: non staremo ad aspettare le selezioni francesi per sapere se nel cinema siamo deboli o forti. Italia seminegletta a parte, i film in concorso e fuori concorso al festival sembrano interessanti e romanzeschi. «Sicilia!» di Straub-Huillet è tratto da «Conversazione in Sicilia» di Elio Vittorini, romanzo che non era mai riuscito a diventare cinema: ci aveva provato mezzo secolo fa Luchino Visconti, con la collaborazione di Carlo Lizzani, ma pare che lo scrittore trovasse il copione orripilante e non se ne fece nulla. «A carta» di Manoel de Oliveira raccon i della incantevole scrittrice ed aristocratica epistolografa francese seicentesca Marie de Sévigné, «Le temps retrouvé» di Raoul Ruiz è tratto da Marcel Proust, impersonato nel film da un attore di nome Marcello Mazzarella; «La balia» di Marco Bellocchio s'ispira a Pirandello; «Nessuno scrive al colonnello» di Arturo Ripstein è ricavato da Garcia Marquez. Grandi ritorni: Werner Herzog, il cine-avventuriero tedesco affascinante che non lavorava da quasi dieci anni; David Lynch, uomo d'ombra; Peter Greenaway con un film che sarebbe una versione donnesca di «Otto e mezzo» di Fellini. Tra gli autori, molti europei e tanti artisti tra i più contemporanei, appartenenti alla generazione degli ex anarchici un poco addolciti e invecchiati: Takeshi Kitano, Leos Carax, Chen Kaige, Pedro Almodóvar, Nikita Mikhalkov, Tim Robbins, Moshen Makhmalbaf. Quello di Cannes resta un festival capace di ricchezza, in grado di accumulare snobismo culturale, talenti e delusioni, rabbie ed esultanze, esotismo e glamour. Ci sarà da divertirsi: sulla Costa Azzurra, della guerra neanche una parola.

Luoghi citati: Cannes, Italia, Sicilia