Auguri, Montanelli altri 90 anni così di Indro Montanelli

Auguri, Montanelli altri 90 anni così Ieri a Fucecchio la festa per i 90 anni Auguri, Montanelli altri 90 anni così FUCECCHIO (FIRENZE) J NA macchina per scrivere, la mitica «Lettera 22», per la festa di compleanno, il novantesimo, di Indro Montanelli: tasti di cioccolato, ingranaggi di zucchero. Una torta speciale per l'evento che ha chiamato nella città natale del giornalista una folta schiera di amici generosi nel testimoniare il loro affetto a un collega coraggioso. Fra gli invitati: Enzo Biagi, Ferruccio De Bortoli, Marcello Sorgi, Gianni Riotta, Paolo Mieli, Mano Cervi, Gianni Letta, Sergio Romano, Giulio Anselmi, Gaetano Afeltra (che ha precisato «Non fermatelo quando cammina per strada perchè sta pensando al prossimo articolo»), Sandra Bonsanti, Enzo Bettiza, Beppe Severgnini, Giuliano Ferrara. E poi il sindaco Gabriele Alberimi, Gino Paoli, Franco Carraro, Geno PampaIoni, Cesare Romiti e Giovanni Agnelli. Il presidente d'onore della Fiat gli ha augurato «altri 90 anni e almeno dieci con la stessa qualità e intensità di adesso». Montanelli si è schermito: «Queste sono cerimonie scoccianti. Io per primo non ci andrei La ringrazio per essere arrivato fin qui. io per Montanelli non lo avrei fatto». #&jP0fàn2O menù a base di ribollita, pappa al pomodoro, ravioli, farro, tagliata con asparagi e brindisi con 12 «magnimi» di prosecco conservate appositamente da Giancarlo Ane¬ ri. Fra i regali la maglia tricolore di Andrea Tali, vincitore della Parigì-Roubaix. E valanghe di auguri che si sono aggiunti alle lettere pubblicate sul Corriere della Sera. In prima pagina gli auguri del Papa che esprime «apprezzamento per il suo lungo e coraggioso impegno» e nella Stanza vignette e messaggi di tanti amici e colleghi. Uno porta la firma di Maria Jose di Savoia che ricorda «una notte del luglio del 1943 insieme a Milano nel rifugio antiaereo» e ammonisce: «tra qualche giorno, incomincerà anche Lei, come me, a contare gli anni che ci separano dal secolo». E, ancora, i messaggi di Enrico Cuccia, che si definisce «un coevo che condivide "il secolo breve"», e di Biagi che sottolinea «il coraggio di cambiare opinione non per calcolo ma per slancio». Spicca anche la lettera di Lauro Azzolini e Franco Bonisoli. I due brigatisti del commando che lo ferì alle gambe non dimenticano rincontro voluto da Montanelli 10 anni dopo l'attentato «per evidenziare il superamento di un periodo definitivamente chiuso». E infine i riconoscimenti «politici». Mentre viene suggerito al sindaco di Firenze di offrirgli la cittadinanza onoraria, l'Udr lombarda propone la sua nomina a senatore a vita. Ma Cossiga parla della lettera con cui Montanelli, già nel 1991, la rifiutava: «scrisse che rinunciava dando dimostrazione di un senso eccezionale di indipendenza professionale e di libertà di spirito». [r. i] II Indro Montanelli con Giovanni Agnelli, ieri a Fucecchio

Luoghi citati: Firenze, Fucecchio, Milano