PAROLE COME MACIGNI

PAROLE COME MACIGNI PAROLE COME MACIGNI CARO Vincenzo Andraous, ti ringrazio per avermi consegnato il dattiloscritto della tua autobiografia. Ne ho letto qua e là alcune pagine e lo trovo un testo tremendo. Le parole sono dure come macigni. E' come essere presi a pugni nello stomaco. Chissà quale fatica nel rievocare tanti ricordi orrendi I Nel leggere viene un nodo alla gola per le vittime e una domanda: c'è redenzione sulla terra? Ci sarà mai perdono? E' un mondo nero quello che tu rievochi: ma io conosco qualcosa del tuo faticoso cammino per uscire dal pozzo, del tuo desiderio di fare qualcosa (ma quanto è possibile fare con le sole forze umane?) nello sforzo di ripa- rare e di ricostruire. Ma c'è una stella che ti guida, anche se la luce è ancora fioca. Io la vedo e ti incoraggio a camminare. Sarà un aiuto par tutti. Con i più cordiali auguri nel Signore. Carlo Maria Martini La lettera del cardinale Martini apre Il libro di Andraous

Persone citate: Andraous, Carlo Maria Martini, Vincenzo Andraous