«Non erano sa quel cavalcavia»

«Non erano sa quel cavalcavia» «Banda dei sassi, inchiesta lacunosa e a senso unico». Chiesta l'assoluzione «Non erano sa quel cavalcavia» 77 difensore di Paolo Furiant gli assassini sono liberi Emma Camagna ALESSANDRIA «Lui non era sul cavalcavia la sera del 27 dicembre '96, ma non c'erano neppure gli altri imputati, i responsabili della sassaiola che ha ucciso Maria Letizia Bordini sono da cercare altrove, sono tutti liberi e se la ridono». Fausto Guerra, legale di Paolo Furlan, spara a zero contro l'inchiesta «lacunosa e a senso unico» sulla «banda dei sassi» e chiede l'assoluzione del giovane per non aver commesso il fatto. Lo ha fatto ieri, dopo un'arringa tutto sommato breve «ma non poteva essere diversamente perché al nulla si oppone il nulla», durante la quale difende tutti: «L'accusa non regge, le chiamate in correità non esistono, meglio sarebbe condannare chi ha intralciato la giustizia». «Fin dal 28 dicembre le forze dell'ordine si orientarono verso i Furlan e da questa pista non si sono più allontanati accanendosi su questo "filone" e trascurandone altri. Nessuno gli ha tolto dalla testa che erano loro». E ha insinuato il sospetto che i veri responsabili vengano da fuori perché «il cavalcavia è un posto strano, che pochi tortonesi conoscono». «Eccezion fatta per Paolo e Franco i ragazzi hanno confessato - dice ancora il legale -, ma confessare significa raccontare fatti, elencare circostanze mentre loro non hanno raccontato proprio niente. Si limitavano a dire sì e no e certe loro dichiarazioni sono state stravolte. Se fossero state fatte le contestazioni giuste gli imputati non sarebbero seduti qui». I riscontri sono solo «illazioni, chiacchiere, supposizioni; Roberto Siringo non è affatto attendibile perché ha cambialo più volte versione».

Persone citate: Emma Camagna, Fausto Guerra, Furlan, Maria Letizia Bordini, Paolo Furiant, Paolo Furlan, Roberto Siringo

Luoghi citati: Alessandria