«Ecco Emma, l'abortista» di Vittorio Feltri

«Ecco Emma, l'abortista» «Ecco Emma, l'abortista» Vecchia foto diventa manifesto anti-Bonino Aldo Camillo ROMA Il volto sorridente, gU occhiaU, lo slogan deU'«uomo giusto» per il Quirinale. AU'immagine di Emma Bonino cui gU italiani si sono assuefatti, nei prossimi giorni sulle piazze se ne affiancherà un'altra: la foto degli Anni '70 che Lo Stato, inserto culturale de Il Borghese, pubblica sulla copertina dell'ultimo numero, e che l'associazione «Forza nuova» diffonderà sotto forma di manifesto. E' l'immagine, cruda e drammatica, di una Emma Bonino in camicia di foggia orientale e spilla del partito radicale che pratica un aborto con una pompa di bicicletta. Una foto due volte provocatoria: all'epoca dell'aborto illegale, era l'emblema deUa battaglia per la legalizzazione; «all'epoca del comitato Emma far president - sostiene Marcello Veneziani, direttore de Lo Stato vuol essere un memento per tutti i cattolici, i tradizionalisti, i moderati che hanno appoggiato con tanto entusiasmo la sua candidatura al CoUe». Il testo dell'articolo, firmato da Marco FerrazzoU, è durissimo e un po' truce: «Se ogni poUtico nasconde qualche scheletro neU'armadio, la Bonino cela un cimitero di 10 mila bambini non nati e da lei spesso personalmente eliminati». Il riferimento è al Cisa (Centro informazioni per la steriUzzazione e l'aborto) che, secondo quanto racconta la stessa Bonino in un'intervista del '76 al settimanale Oggi - da cui è tratta la foto -, eseguì in dieci mesi 10.141 interventi. Il movimento che organizzerà la campagna anti-Emma si chiama «Forza Nuova», come il partito neofranchista di Blas Pinar. Noto per aver inviato lettere ai parlamentari cattolici perché appoggino un referendum anti-aborto e per aver invitato gli irlandesi della Youth De/ance, è guidato da due ex latitanti di destra, Massimo Morsello, già vicino ai Nar e cantautore col nome di «Massimino», e Roberto Fiore, ex Terza Posizione. «La Bonino condusse una battaglia in buona fede - riconosce Veneziani -. L'immagine forte che abbiamo messo in copertina non vuole choccare, ma richiamare ognuno alle proprie responsabilità. Credo che quella mezza Italia che si richiama al centrodestra sarebbe più garantita da un laico anti-abortista come Amato». «Ma io non mi scandalizzo proprio - è la reazione di Pierfertiinando Casini -. A parte il fatto che, dopo U lancio deUa Lista Bonino, 1 ipotesi di Emma al Quirinale va in archivio, non vedo perché dovremmo stracciarci le vesti per le sue foto d'epoca, quando nessuno ha da obiettare sul giovane D'Alema suUa piazza Rossa». Da Bruxelles arriva il no-comment deUa Bonino. Dalla sede romana del suo comitato giunge invece la difesa della portavoce, Anna Amorino: «Tutti conoscono la storia di Emma. Anche i cattolici che ne appoggiano la candidatura al Quirinale, come Giovarmi Moro, Antonio Baldassar¬ re, padre Eugenio Melandri, e poi parroci, radio diocesane, persino una monaca...». E Adele Faccio, compagna di battaglia di quegli anni: «Quella de Lo Stato mi pare un'operazione cretina. Noi non abbiamo nulla da rinnegare. E' stato giusto praticare quegli aborti (eravamo diventate anche abbastanza brave), così come siamo ben felici di non doverne fare più». La copertina-choc dello Stato, in edicola con II Borghese di Vittorio Feltri

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Roma