Telecom, Bonn non convince Ciampi di Ugo Bertone

Telecom, Bonn non convince Ciampi Il governo tedesco scrive al Tesoro. Oggi conferenza stampa a Londra. Piazza Aflari scettica sulle nozze Telecom, Bonn non convince Ciampi E Bernabò annuncia: il concambio sarà «uno a tre» Ugo Bertone MILANO \a partita Telecom, a giudicare dalla reazione del Tesoro alle «garanzie» in arrivo da Bonn, è ancora in alto mare. «A livello governativo sono in corso - recitava in serata una nota di Ciampi - contatti tecnici per i necessari approfondimenti sui punti che il governo italiano ha già chiaramente indicato: l'effettiva pariteticità dell'operazione e l'impegno a privatizzare Deutsche Telekom». Un modo nemmeno tropo diplomatico per far sapere che le garanzie tedesche, finora, sono per ora insufficienti. In tarda serata, intanto, Telecom ha reso noto la baso dello trattative por il matrimonio con Deutsche Telekom, annunciando anche una conferenza stampa dei vertici delle due compagnie, in programma pei le 11 di starnane a Londra. 11 progetto prevedo la costituziono di una nuova società di diritto tedesco (una sorpresa porche si pensava sarebbe stata olandesi! per'mouvi fiscali) - dotta Now Company (New Co.) - che lancerò due offerte pubbliche di scambio, che verranno proposte anche negli Slati Uniti, sulla totalità del capitule ordinario e di risparmio di Tolecom Italia e la totalità del capitale di D.Telekom con il seguente rapporto: una azione (lolla New Company ogni azione di D.Telekom; una azione New Company ogni 3 azioni ordinarie di Telecom; una azione New company ogni 5,61% azioni di risparmio Teloconi. Secondo il Wall Street Journal alla line la componente tedesca peserà por il 57 por conto. C'è anelili una seconda ipotesi provista nel caso in cui si raggiunga o superi il 90% del cupitalo con le ops. In questo caso il concambio con Telecom Italia diventa il seguente: un'azione New Co. Ogni 2,9412 ordinarie e una ogni 5,50 azioni risp. Per Deutsche Telckom il concambio viene migliorato con un'azione Now Co. ogni 0,9901. La comunicazione di via Flaminia, accompagnata dalla delega al presidente Libonati por la convvocaziono di una nuova assemblea, è slata la risposta alla Consob che avevva ingiunto di commentare coon urgenza le ipotesi di concambio prose in esame. Con un tono seuza precedenti, Luigi Spaventa faceva notare a Bernabò che «quanto già richiesto dalla Commissione non aveva trovato adempimento» nella nota omessa domenica. In Borsa, intanto, dopo un avvio spumeggiante Tolecom ieri ha comunque perso posizioni per assestarsi a 9,91 euro (+0,57%) contro il -t 3,78 di Olivotti. L'ago della bilancia della grande sfida, secondo Piazza Affari, è insomma ancora inclinato dalla porte dell'Olivetti, che attende oggi il via libora della Consob (sompro più infastidita, nonostante la riammissione di Tini è Tolocom in Borsa, por l'assenza di olemonti concreti de sottoporre al mercato sulle trattative con Dt) alla sua offerta d'acquisto. Questa, in breve, la sintesi di unu giornata intensa, ma non decisiva. Ieri mattina il segretario di Stato del ministero delle Finanze tedesco ha inviato al suo co! Ioga italiano Mario Draghi una lunga lettera in cui Bonn ha dato la prima risposta ufficiale alle condizioni poste da Roma: pariteticità noi controllo; garanzie su tempi e modi della privatizzazione di Dt. Il governo tedesco, socio al 74% di Dt. si impegna, una volta diventato azionista della Newcompany, «ad appoggiare la realizzazione dei principi di parità sanciti nel business combination agreement». «La BJft - si legge - sarà azionista di minoranza nella futura holding. Vorrai informarla che ò costume della politica del governo tedesco di non interferirò con le strategie finanziarie e con la struttura di governo societario delle compagnie in via di privatizzazione». E ancora: «Questa politica sarà applicata anche nella nuova holding... anche con rispetto della parità rappresentativa tra Dt e Telecom Italiana nel corporato body della nuova holding». Fin qui l'impegno a non far pesare il maggior peso azionario dello Stalo lodesco; ma la privatizzazione? «La Rft intende ridurre e dismettere le proprie quote in Deutsche Telckom nel corso del tempo, in linea con le politiche di privatiz¬ zazione del governo, non appena fattibile, a seconda delle condizioni di mercato. Ciò sarà fatto in un modo coerente con l'auspicato trattamento fiscale cui si fa riferimento nell'accordo». Una risposta sufficiente? Probabilmente no, perchè non c'è stata quella rinuncia al diritto di voto esplicita che il governo italiano chiede. E a Palazzo Chigi, in serata, ha cominciato i suoi lavori il comitato per la «golden share». Da Bonn, sommai, si domanda di acconten- tarsi di una rinuncia volontaria. Silvio Berlusconi, in trasferta a Londra, si è.schierato contro con decisione: «Già Omnitcl e Wind sono tedesche - ha detto - Se lo diventa anche Telecom dovremmo mandare i nostri figli a scuola di germanico...». E' bastata questa sortita, non cosi sorprendente dati i toni dei commenti del Polo nei giorni scorsi, a far volare alto la fantasia: forse Fininvest si accinge a correre in soccorso di Olivetti per rafforzare il fronte italiano. Niente più che un'ipotesi, ma nulla può più sorprendere in questa battaglia. Sull'altro versante è Nerio Nesi, rosponsabile economico del pedi a tenor alto il golfalone dell'alleanza tedosca: «Moglio Dt che i finanzieri d'assalto», ò il suo motto. Tifo che trova più di una spiegazione. C'è il fatto che la nuova «Supertelekom» non sarà una «nv» di diritto olandese, come logico per sfruttare i benefici fiscali, ma ima Ag germanica, prima concessione alle pressioni tedesche. In «Supertelekom», quindi, varranno le regole dol corporato govornance tedesco con un comitato di sorveglianza con 5 rappresentanti della Dt, 5 italiani, 10 sindacalisti (a maggioranza tedesca). Non è l'ideale per il nuovo gruppo in cui, a detta degli analisti, ci sarebbero 90 mila esuberi... GRUPPI CAPITALIZZAZIONE ^ DEUTSCHE TELEKOM-TELECOM ITALIA* 181 SBC-AMERITECH* 178 T & T 188 BELL ATLANTIC/GTE* 184 MCI WORLDCOM 180 NTT 124 BRITISH TELECOM 113 VODAFONE-AIRTOUCH* ^ 18* FRANCE TELECOM •! BELL SOUTH #0 ♦Fusion! non Qncora realirzale UN COLOSSO MONDIALI La classifica dei giganti delle telecomunicazioni secondo lo capitalizzazione, espressa in miliardi di dollari