E Prodi scrive agli alleati

E Prodi scrive agli alleati Simbolo dell'Ulivo E Prodi scrive agli alleati ROMA «Le elezioni del prossimo 13 giugno offrono ai nostri partiti e ai nostri movimenti l'occasione per riproporre congiuntamente l'Ulivo come lo strumento e il simbolo di quella riforma in senso limpidamente bipolare del sistema politico che sola può offrire al Paese garanzia di governi stabili e opportunità di crescita in Europa». Così comincia la lettera che Romano Prodi ha inviato ieri a Walter Veltroni, Franco Marini e Luigi Manconi sulla scelta comune del simbolo dell'Ulivo per le Europee. Scelta che, scrive Prodi, «pur nella divisione prodotta e agevolata dalla legge proporzionale adottata per questa consultazione europea deve essere l'espressione della condivisione di una altrettanto comtme piattaforma politica». «Il recente referendum - scrive ancora Prodi - che ci ha visti divisi su una questione di grande rilievo politico impone a tutti noi di essere se possibile ancora più chiari nel definire le ragioni della nostra unità». Il leader dell'Asinelio si dice certo, nell'approssimarsi delle scadenze collegate all'appuntamento del 13 giugno, che tutti vorranno sottoscrivere la dichiarazione programmatica comune allegata alla lettera «così da permettere ai nostri partiti, ai nostri movimenti di presentare tutti insieme nei rispettivi simboli il richiamo all'Ulivo». Nel caso tuttavia - chiarisce Prodi - che per qualsiasi ragione la decisione di noi tutti o anche soltanto di qualcuno fra noi di non firmare il comune documento rendesse impossibile l'utilizzo del simbolo dell'Ulivo per le Europee, fin da ora vi invito all'indomani del 13 giugno ad una riunione collegiale per ritrovare una strada unitaria», [r. i.l

Persone citate: Franco Marini, Luigi Manconi, Prodi, Romano Prodi, Walter Veltroni

Luoghi citati: Europa, Roma