«Con Autonomy l'aulo è amica dei disabili» di Gian Antonio Orighi

«Con Autonomy l'aulo è amica dei disabili» Anche la Spagna sceglie il programma Fiat «Con Autonomy l'aulo è amica dei disabili» Cantarella: «Così si può garantire il diritto inalienabile alla mobilità» Gian Antonio Orighi MADRID «Per noi è importante lavorare su questo tema, perché il diritto inalienabile di tutti alla propria mobilità individuale e collettiva dev'essere garantito». Con queste parole Paolo Cantarella, amministratore delegato del Gruppo Fiat, ha concluso ieri nel madrileno Teatro Auditorium della «Once» la presentazione in Spagna di «Autonomy», il programma della multinazionale italiana che promuove la mobilità e l'accesso al trasporto individuale e collettivo dogli handicappati. «Autonomy», varato nel 1995 in Italia e nel 1998 in Francia, è stato lanciato in Spagna in collaborazione con la «Once» (l'Organizzazione nazionale dei ciechi di Spagna), una corporazione di diritto pubblico tutelata dallo Stato ed unica al mondo: grazie agli introiti della sua famosissima lotteria (il fatturato del 199B è stato di oltre 4500 miliardi di lire), coordina l'integrazione nella società dei suoi 54 mila soci disabili, vedenti e non. In Spagna il 15 per cento della popolazione soffre qualche handicap e i disabili gravi sono oltre due milioni, vale a dire il 6 per cento degli spagnoli Paolo Cantarellaza Per sottolineare l'importan. e l'interesse di un'iniziativa che offre prodotti speciali dei settóri auto, 'autobus, veicoli industriali, macchine agricole, treni, metropolitane ed assicurazioni, hanno partecipato alla presentazione il ministro del Lavoro e degli Affari Sociali Manuel Pimentai, il sindaco della capitale Alvarez del Manzano, il nresidente della regione di Madrid Ruiz Gallardon. Il Gruppo Fiat ha simbolicamente regalato all'Ospedale nazionale dei paraplegici di Toledo (che rilascia le patenti speciali) un simulatore di guida, il gioiello tecnologico ed informatico d'avanguardia già presente in 13 centri italiani e in 4 europei che permette di identificare in senso ergonomico le capacità di guida di un'auto da parte di un disabile. «Fare in modo che la mobilità diventi effettivamente una dimensione di vita per chiun- 3ue, indipenentemente dal suo status fisico e anagrafico, è un traguardo a cui dobbiamo puntare - ha dichiarato Cantarella -, All'industria spetta il compito di progettare e realizzare le soluzioni tecniche più adeguate per offrire a tutti la possibilità di usare un mezzo di trasporto, individuale o collettivo. Noi, in Fiat, intendiamo assolvere al meglio a questo compito. Gli anziani e i disabili - ha aggiunto Cantarella - sono clienti esattamente uguali a tutti gli altri. "Autority" ha già risposto alle attese di questa fascia di clienti, finora più di 40 mila». Ha sottolineato Pimentel: «E' straordinaria l'importanza di una iniziativa sociale ed industriale che offre inoltre, come nel caso dei trattori, un salto qualificativo, spaziando dalla mobilità al' lavoro"»:"'E Cantarella, ringraziando, ha detto: «Noi abbiamo con Madrid un legame particolare. Vi abbiamo lanciato un'auto (l'Alfa Romeo 166 lo scorso settembre, ndr). Madrid ha portato fortuna alla vettura e quindi lo faremo ancora». Paolo Cantarella

Persone citate: Alvarez, Cantarella, Paolo Cantarella, Paolo Cantarellaza, Ruiz Gallardon