Malpensa, un round al Piemonte

Malpensa, un round al Piemonte Dopo le proteste dell'Ovest Ticino, da venerdì metà dei decolli virerà verso il Varesotto Malpensa, un round al Piemonte Cambiano le rotte dei voli Maria Paola Arbala NOVARA All'aeroporto di Malpensa si cambia rotta. Succede dopo i cortei con 10 mila cittadini inferociti per il frastuono dei decolli e l'inquinamento, dopo decine di interrogazioni parlamentari e a metà del lavoro di una commissione che indaga sul rumore, voluta dal ministro dei Trasporti Tiziano Treu. Ieri la conferma da Roma: da venerdì e sino al 30 giugno i decolli prendono direzioni diverse ed equilibrate, quanto a numeri, su Novarese e Varesino. Ma scatta, contro il Piemonte «vincitore», anche la protesta: parte dal Pirellone c accende gli animi dei residenti in molti paesi lombardi a ridosso dello scalo. La nuova mappa dei decolli è ancora provvisoria, precisano dal ministero dei Trasporti: la commissione sul rumore, presieduta dal comandante Dario Romagnoli, eseguirà altri rilievi e raffronti con la situazione attuale. Oggi, e dall'estate '97, l'85 per cento dei decolli sorvola infatti il Piemonte. Da venerdì le due piste di Malpensa saranno «despecializzate»: gli aerei si alzeranno sia sulla prima sia sulla seconda pista. Ora per le partenze ne è utilizzata solo una. I vettori prenderanno subito la direzione a Ovest oppure ad Est a seconda della destinazione. Sul Piemonte i sorvoli, e i doppi passaggi verso Est, diminuiranno perché «spalmati» su un'area più ampia. Le reazioni fioccano. Alla comunicazione ufficiale del ministero ieri ne sono seguite a decine dalla Lombardia e dal Piemonte. Che la decisione sulle rotte fosse nell'aria lo si era capito sabato in un convegno a Somma Lombardo - dedicato a sviluppo e limiti dell'aeroporto e organizzato da ambientalisti con enti locali - cui aveva partecipato 11 ministro dell'Ambiente Edo Ronchi. Da lui era arrivato un annuncio altrettanto atteso'eia cittadini esasperati ed ecologisti: la Valutazione d'impatto ambientale su Malpensa si la, e già avviata. Nel convegno si è parlato anche del blocco del trasferimento di voli da Linate (pre¬ visto dal decreto Burlando) sino a quando non sarà eseguita la Valutazione. Sulla richiesta novarese di riequilibrare le rotte il 10 marzo scorso Treu aveva dichiarato la sua disponibilità al presidente della Regione Piemonte Enzo Ghigo. Questo aveva fatto scatenare le prime ire lombarde. Ieri dal Piallone è partito il contrattacco: «Non è con un blitz che si risolvono i problemi. I patti erano diversi». E il parlamentare del Polo Renzo Tosolini, varesino, aggiunge: «Biasimevole che il ministro prenda provvedimenti arbitrari su indicazioni di una commissione non prevista da nessuna legge». il senatore diessino Sergio Vedovato, novarese, esprime invece soddisfazione e invita «a vigilare contro l'arroganza di Formigoni e la latitanza della Sea che gestisce Malpensa». Ghigo da Torino lancia nelle stesse ore un invito a Formigoni: «Non è una vittoria 'nostra'. Dialoghiamo. La vittoria è di ottenere il rispetto delle esigenze dei cittadini piemontesi e lombardi». Anche dalla Provincia di Novara e dal Comitato Ovest Ticino, seppur con cautela, viene espresso compiacimento per il riequilibrio delle rotte e per la verifica in corso. Ma la Sea protesta: «Ogni decisione di ripartire le partenze su due direzioni è stata presa in una riunione cui non siamo stati invitati». E si apre un fronte svizzero contro Malpensa e i sorvoli: nel Canton Ticino dagli abitanti delle Valli Onsernone e Maggia partono raccolte di firme con segnalazioni ad autorità locali e all'Ufficio Aviazione Civile di Berna. E' polemica tra Piemonte e Lombardia sull'aeroporto di Malpensa 2000