Compaq, cadono le teste dei manager

Compaq, cadono le teste dei manager Terremoto al vertice dopo il calo di utili del gigante dei personal computer Compaq, cadono le teste dei manager Cacciato anche Pfeiffer, il «mago» delfatturato NEW YORK E' trascorsa solo una settimana da quando la Compaq ha preannunciato utili deludenti e già ai vertici iniziano a rotolare le teste. E' stato messo alla porta l'amministratore delegato Eckhard Pfeiffer, mentre il responsabile finanziario si è affrettato a rassegnare le dimissioni. Sarà il presidente della società, Benjamin Rosen, co-fondatore della compagnia nel 1982, a prendere in mano le redini del primo produttore mondiale di personal computer. «Abbiamo una tecnologia fantastica e uomini eccezionali - ha detto Rosen - è un peccato che non siamo stati capaci di fare meglio». L'amministratore delegato uscente qualcosa per Compaq aveva pur fatto: nel 1992, quando Pfeiffer fu nominato in carica, la società fatturava 3,3 milardi di dol¬ lari, oggi, mentre viene cacciato, la cifra è più che decuplicata, a quota 40 miliardi di dollari (oltre 72.800 mib'ardidilire). Tuttavia Rosen, esprimendo un parere condiviso dal consiglio di amministrazione, è convinto che la società sia diventata molto più complessa da gestire, soprattutto dopo le acquisizioni di Digital Equipement e Tandem Computcrs, avvenute negli ultimi due anni. Di conseguenza, ha spiegato, «occorrono capacita diverse per ripetere i successi del passato». Proprio Digital Equipement, secondo molti analisti, si è rivelata una palla al piede che ha impedito agli utili di bilancio di Compaq di decollare. Società specializzata nei grandi calcolatori, la «Dee» è stata rilevata in stato di agonia, ma i manager contavano, dopo una severa ristrutturazione, di poter sfruttare i più ampi margini di guadagno che i supercomputer garantiscono. La speranza non si è per ora tradotta in realtà. Compaq dovrebbe chiudere il primo trimestre dell'anno con un utile di soli 250 milioni di dollari (meno di 500 miliardi di lire), pari a un dividendo di 31 centesimi di dollaro per azione. Il titolo, quotato al New York Stock Exchange, ha chiuso la scorsa settimana a quota 23,62 dollari, meno della metà rispetto ai 50 dollari dell'inizio dell'anno. Sempre nel mondo dei computer, Unisource ha siglato un protocollo di intesa per la cessione all'americana Infonet di Att-Unisource Communications Services. L'operazione, afferma una nota diffusa da Unisource insieme a Infonet, darà vita a «una delle maggiori società di servizi on-line sul piano mondiale».

Persone citate: Benjamin Rosen, Eckhard Pfeiffer, Pfeiffer, Rosen

Luoghi citati: New York