Boban e Bierhoff, i diavoli del Milan
Boban e Bierhoff, i diavoli del Milan a testa, e i rossoneri travolgono l'Udinese che dà una mano al «suo» Zaccheroni Boban e Bierhoff, i diavoli del Milan Weah di testa completa il ricco bottino Risultato troppo pesante per i friulani Roberto Beccanti ni inviato a (.DINE Una partita pazzesca, un risultato folle il Milan spenna l'Udinese e si torta a un punto dalla Lazio. Ci jote va stare tutto, tranne questa trama, questo scarto. Udine dà una mano al suo Zaccheronin senso letterale, Oliver Bierhof spegne i fischi con due gol e in assist: ingrata patria, non avrai le mie ossa. Discutere la sentmza, 5 a 1, può far sorridere, si pensiamo, soprattutto, a quel Boban, enorme, sistemato con artuzia dietro alle punte, esecutire freddo, e maramaldo, della doppietta che spacca l'equilibiio. Spiegarne la genesi, vicevera, è doveroso. Sono due gli episodi che marchiano la contesa. Il pimo, incredibile; il secondo, discutibile. Al 14', un'innocua pirabola di Albertini viene letteralmente «parata» con un bracci) da Bertotto, che Bierhoff disturba, sì, ma non in maniera fraudolenta. Il rigore è un allucinante regalo che Boban scarta golose e deposita alla destra di Turci Al 22', Maldini abbatte Amonso, che si apprestava a entrare jn area, il vento in poppa, nessth avversario nei paraggi. Ultirrb uomo, chiara occasione da gd: l'espulsione ci sta tutta. Viceversa, Boggi si rifugia in un gialli pilatesco e censurabile. L'Udnese, sin lì intrepida e martellante, non si rialza più, e anche questa è una colpa, come la carila, eccessiva, che ha portato a tua smodata frenesia. Il Milan norie il gregge spaurito che, per un ;empo, ha sofferto il Parma. Al entrarlo. Il successo della Juvesono tattiche di benzina che poihi possono permettersi. Inserto al posto di Costacurta, squalil.cato, Ayala cancella Sosa. Albertini, recuperato in extremis, dipensa pregevoli servizi. Maldin sfrutta al meglio la clemen- za di Boggi, ingaggiando splendidi duelli con Amoroso. Sala non cede una zolla. Helveg e Guly blindano le fasce, costringendo Jorgensen e Navas a inventarsi tortuosi sentieri di riserva. Le spalle protette da non meno di quatto sherpa, fra i quali il generoso Ambresini, Boban guada, imperiale, le acque di un centn> campo che Giannichedda e Willem faticano a controllare: o meglio, governano per non più di una mezz'oretta scarsa. Weah fa tutto, dal gregario al leader. Bierhoff, lui, aspetta che la partita gli scivoli addosso, schernito dal popolo, sin troppo riverito dagli ex compari, che gli concedono, sempre, metri preziosi. Un guizzo di Amoroso, una parata di Abbiati su Navas: altro, l'Udinese non produce. Il Milan ha il merito di cogliere l'attimo, sempre. E così, al 36', in contropiede, raddoppia: da Boban a Weah, che si beve Navas e Bertotto e smista a centro-area, là dove Boban, liberissimo, infila d'esterno destro, dando l'impressione di sbucciare la palla: quando si dice il destino. L'Udinese si scioglie. Come giustificare, altrimenti, le modalità che introducono il terzo e il quarto gol, entrambi di Bierhoff, entrambi di testa su morbide punizioni di Albertini? Vero, il tedesco sa tutto di Calori e Pierini: ma anch'essi, di grazia, dovrebbero conoscerne i trucchi, le malizie. I friulani si aggrappano ad Amoroso, l'unico capace di spremere gocce di sudore dalla Maginot milanista. Gli dei lo premiano con il gol della bandiera, sul 3-0, frutto di un'apertura di Walem, una sponda aerea di Sosa e una vibrante sgommata fra Ayala e Maldini. Siamo al 12' della ripresa. Al fruscio di una porta appena socchiusa segue il rimbombo di una porta sbattuta: sono il quarto e il quinto acuto del Milan, dal 15' al 18', AlbertiniBierhoff, un film già visto e descritto, Boban-Bierhoff-Weah: di testa, anche George. Applausi sinceri scortano le uscite di Weah e Boban. Annichilito, Guidolin non cambia nessuno. Il Milan non vinceva in trasferta dal 24 gennaio, 3-2 a Bologna. In casa, l'Udinese non aveva perso che con l'Inter, il 13 dicembre. 11 Milan lascia il Friuli tra squilli di fanfara. Le grandi squadre sanno leggere le partite, e cavalcare gli episodi, domandoli. L'Udinese sbaglia tutto al di là dei chiodi che Bertotto e l'arbitro le rovesciano sull'asfalto. Adesso che ha ritoccato il modulo (da 3-4-3 a 3-4-1-2), Zaccheroni può serenamente ridisegnare gli obiettivi: non più la Champions League da piazzato, ma lo scudetto da protagonista. Reti: pi: 14' Boban (fin). 36' Boban, 44' Bierhoff. s.t: 12' Amoroso, 15' Bierhoff. 18' Weah. Ammoniti: Albertini. Maldini, Ayala. Amoroso. Spettatori: pagami 22.887, Incasso 1.288 827.000. abbonati 15.776, quota abbona» 383.653.000. IGnLMFmla■hgstCrPNA Il croato Zvonimir Boban festeggiato dal compagno Guglielminpiet.ro dopo il primo gol segnato su rigore nell'incontro vinto largamente dal Milan con l'Udinese
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