Maldini, gran cuore

Maldini, gran cuore LE PAGELLE Maldini, gran cuore F graziato dall'arbitro ma che duello con Amoroso lUM 5. Abbandonato dalle sentinelle, incollato alla porta. Una giornataccia. ■BIOTTO 4 La spinta che gli avrebbe infetto Bierhoff, è una puerile bugia. Il raptus manesco de! rigore orienta la sfida. Weah lo mortifica in occasione del'azione del raddoppio. Forse, sentiva troppo la partita. CALORI 5. Bierhoff e Weah lo battono nel gioco aereo e palla a terra. Un disastro. PIERINI 5. Travolto, come i colleglli di reparto. Bierhoff fa quello che vuole, sempre. NAVAS 5. Sostituisce Genaux. Primo tempo a destra, secondo a sinistra. Guly e Helv«g gli limano le unghie. Impegna strenuamente Abbiati: strada facendo, si arrende. GIANNiCHEODA 5. Il cocco di Zac si smarrisce fra Ambrosini, Boban e Albertini. WAUM 5. Ha idee e carattere, ma sfibrato dal grande pressing dei milanisti, finisce con il perdere la bussola. JORGENSEN 5. Sembra tonico e intraprendente. Si aggira famelico prima nel settore di Helveg, poi nella zona di Guly. Bollicine, nient'altro. LOCATOLI5. Ci mette il ghigno dell'ex. Piroette, serpentine, un paio di conclusioni. Ma dopo mezz'ora, si consegna al destino. SOSA 5. Martellato da Ayala - un «nano», al suo cospetto - non sforna plausibili sponde se non nella ripresa, a giochi fatti. Vellica l'estro di Amoroso, si mangia un gol facile facile. AMOROSO 7. Imperversa per tutto il fronte d'attacco. Induce Maldini a un fallo da espulsione. Salva l'onore, si batte contro tutti, rivali e compagni. ABBIATI 6,5. Puntuale e reattivo le poche volte che l'Udinese lo chiama in causa. SALA 65. Resiste, stoico, all'arrembaggio iniziale dei friulani. Oscuro, ma prezioso. AYALA 65. Rimpiazza lo squalificato Costacurta. Si arrampica su Sosa, limitandone il gioco aereo. Tutto arrosto e niente fumo. MA1MM 7. A Udine aveva debuttato il 20 gennaio del lontano 1985. A Udine disputa la sua 398* partita in serie A, nel Milan, con il Milan, per il Milan. Boggi lo grazia dopo 22', ina da capitano vero trasforma l'indulgenza dell'arbitro in un'altra prestazione a tutto tondo. Quando incrocia Amoroso, la gente si alza in piedi. HELVEG 7. Si oppone a Jorgensen e a Navas. Da ex meno carismatico, assicura un filtro cruciale e una pregevole spinta. AMBROSINI 65. Fronteggia Giannichedda, tiene d'occhio Locatelli, copre Boban. Una colonna. ALBERTINI 65. Non giocava dal 7 marzo (Milan-Piacenza). Crea le premesse del rigore, propizia i gol di Bierhoff. Da recupero rischioso a mossa felice. (Dal 29' st Giunti svi può permettersi le pantofole). GUGLIELMINPIETRO 6. Fascia sinistra, Navas e poi Jorgensen. Quantità, non qualità. E un quasi gol nell accademia dell'ultimo scorcio. BOBAN 8. La sua posizione è lì. nel cuore della squadra, dietro alle punte, davanti ad Albertini e Ambrosini. E da lì, vada pure dove gli pare. Trasforma con freddezza il rigore, avvia e conclude la trama del 2-0, partecipa al 5-1 e ai momenti più belli del Milan. (Dal 39' st Leonardo svi coriandoli di un carnevale fuori programma). BIERHOFF 75. Induce Bertotto in tentazione, firma due gol, regala a Weah l'ultimo. La curva Nord lo becca vergognosamente. Gli ex compagni gli stendono tappeti di rose. WEAH 7. Terzino, rifinitore, cannoniere. Tutto. Alla 100" in serie A (vedasi maglietta: 99 + 1), si conferma insostituibile. (Dal 23' st Goni sv: fa di tutto per partecipare al banchetto). BOGGI 5. Il rigore è solare, altro che spinta di Bierhoff. Maldini, però, andava espulso. Dire che Amoroso stava filando verso l'esterno, e non in porta, è una sciocca aggravante. [ro. be.l

Luoghi citati: Piacenza, Udine