Parolaio di Pierluigi Battista

Parolaio Parolaio Pierluigi Battista Lj ORA DEL TE'. Però, Franco Zeffirelli dovrà pur imparare a non insolentire i suoi gentili ospiti. Per il suo ultimo film. Un tè con Mussolini, si è preso un sacco di rimproveri dalla «destra», con il Se colo d'Italia, che titola «Un tè alla melassa, incongruenze narrative e atmosfere caramellose al servizio di star intemazionali» una recensione nagativa della creatura zeffìrelliana, e Marcello Veneziani che sullo Stato .definisce il film «una stucchevole tavoletta autocelebrativa». Però sul Corriere della Sera Tullio Kezick, che in passato era stato ferocemente critico con le scelte politiche di Zeffirelli, ha scritto che stavolta lo Zeffirelli politicamente corretto è da lodare senza remore e risparmio di aggettivi incoraggianti. E come risponde Zeffirelli in un'intervista a Sette, che del Corriere di Kezich è supplemento? Risponde così: «La cosa mi sbalordisce. Che tutti a un tratto si accorgano che sono antifascista, allora sono proprio scemi», ripensamento di Kezich. Franco Zeffirelli Urge NON VOGLIAMO TUTTO. Recensendo il volume di Bompiani in cui vengono raccolti tre romanzi di Nanni Balestriiù, Maria Corti su Repubblica ha parole di sincero elogio non solo verso l'autore ma anche verso ['«iniziativa veramente felice» dell'editore. E perché? Perché purtroppo, ahinoi, disgraziatamente, malauguratamente, spiacenti di dichiarare, «i lettori molto giovani possono ignorare che Balestrini fu per i letterati italiani, lo volessero o no, la loro coscienza etica nell'ambito della vita sociale e della letteratura». Con tutto il rispetto e l'affetto' per Balestrini, non è forse un tantinello, un tantinello soltanto esagerato (lo volessero o no) dire che Balestrini è stato la «coscienza etica» nell'ambito della «vita sociale» oltre che della «letteratura»? Tanto per precisare, anche per i «lettori molto giovani» che possono ignorare. VIETATO LEGGERE. Che Paese è quello in cui l'imputato di un efferato delitto come il dottorando Salvatore Ferraro viene accusato di aver partecipato a quel delitto sulla scorta della lettura Friedrich Nietzsche? E' un Salvatore FerrarI delitl | di F Paese in cui il suddetto Ferraro (per il quale è stata richiesta mia condanna a 18 anni di reclusione) è costretto a rilasciare un'intervista a Repubblica in cui deve affermare che «Nietzsche non mi è mai piaciuto», «è vero, ho letto due, tre libri di Nietzsche, ma più per dovere che per piacere», «ho letto Cosi parlò Zarathustra, ma nemmeno tutto», «non ho mai nascosto la mia passione per altri autori: l'inglese Paul Grice, innanzitutto. Logica e conversazione è l'ultimo libro clie sto leggendo», «eppoi Wittgenstein: la filosofia come soluzione attraverso il linguaggio», «neanche lui è nicciano, ama Popper», «sono un ambientalista, sono mi vegetariano», da sempre studio la dialettica, non l'autoritarismo», «la parola può far danni». Quello contro Ferraro e Scattone è un processo alle letture fatte? Se sì, ora e sempre Zarathustra. VERBA LANT. VO- Sarà o perché la vita è bella, però c'è un'enfasi singolare nel modo con cui Nicola Piovani, fresco Oscar per la migliore colonna sonora, dipinge con tinte elegiache nella cronaca romana di Repubblica l'atmosfera commovente che si respira tra le opposte tifoserie in occasione del derby calcistico, specialmente in questi «giorni tragicamente particolari» per colpa della guerra: «qualsiasi aggressione verbale, anche la più truculenta, qualsiasi invito alla sodomizzazione, risuona come un gioco innocente pensando a quali sono i termini in cui si incontrano le diversità etniche in altre zone del pianeta». E poi se la prendono con gli striscioni, anche i più truculenti: ma se risuonano come gioclii innocenti? ANFITRIONE E LIBERAZIONE. Dalla cronaca di Repubblica in cui vengono descritti minuziosi dettagli e retroscena dell'incontro tra Massimo D'Alema e Enrico Cuccia nella bella casa al centro di Alfio Marchini, «il giovane leone della famosa famiglia di costruttori romani»: Alfio Marchini «con Cuccia parla di arte e di letteratura, con D'Alema gioca a calcetto. Li ha lasciati soli nel suo salotto. Sul tavolo, tra i drink e i pasticcini, c'era Le confessioni di Sant'Agostino, il suo libro preferito». Drink e pasticci ni. Arte e letteratura. Libro e cetto. Franco Zeffirelli Salvatore Ferraro

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