Non ci sono colpevoli per l'omicidio Aversa

Non ci sono colpevoli per l'omicidio Aversa Catanzaro, il pm aveva chiesto l'ergastolo Non ci sono colpevoli per l'omicidio Aversa Assolti i5 imputati dell assassinio dell'agente di polizia e della moglie corrispondente da CATANZARO Sono stati tutti assolti «per non aver commesso il fatto» i cinque imputati per l'omicidio del sovrintendente di polizia Salvatore Aversa, ucciso a Lamezia Terme il 4 gennaio del 1992 insieme alla moglie Lucia Precenzano. I giudici della corte d'assise di Catanzaro, dopo quasi tre ore di camera di consiglio, hanno assolto Francesco Giampa, di 50 anni, Nino Cena (50), Giovanni Torcasio (34), Vincenzo Torcasio (36), cugino di Giovanni, e Tommaso Mazza (49), collaboratore di giustizia. Per i primi tre, accusati di essere i mandanti del duplice omicidio, il pm, Giancarlo Bianchi, aveva chiesto la condanna all'ergastolo, mentre per gli altri due, accusati di essere gli autori materiali, aveva chiesto l'assoluzione. Secondo l'accusa, che non ha trovato conferma nella sentenza della corte d'assise, il delitto del sovrintendente di polizia fu deciso per punirlo per il suo eccessivo zelo nell'attività di indagine contro la criminalità organizzata. L'omicidio della moglie sarebbe stata decisa come segno di ulteriore spregio nei confronti di Aversa e doveva essere un monito per tutta la cittadinanza da parte dei Giampà-Cerra-Torcasio, postisi come i dominatori incontrastabili della zona. Salvatore Avers Il pm Bianchi, commentando il dispositivo della sentenza, ha detto di voler attendere la lettura delle motivazioni prima di esprimere un giudizio. Amareggiato? Gli è stato chiesto. «Perché amareggiato? - ha risposto -. Se ogni volta la sentenza smentisse la pubblica accusa avremmo ragione ad essere amareggiati, ma nella dialettica processuale può succedere. L'importante è che tutte le componenti perseguano il fine della giustizia. Per quanto riguarda le richieste di condanna, se non fossi stato convinto di quello che ho fatto non le avrei formulate». Con la sentenza odierna, contro cui Bianchi presenterà appello, escono di scena, almeno al momento, anche gli ultimi cinque imputati di una vicenda che ha visto alla sbarra altre due persone, Giuseppe Rizzardi e Renato Molinaro (deceduto per cause naturali il 18 giugno 1997). Contro di loro sono già stati celebrati due processi di primo grado (il primo annullato per violazione dei diritti della difesa ed il secondo conclusosi con la condanna all'ergastolo per Rizzardi e a 25 anni di reclusione per Molinaro), mentre il secondo processo di appello, dopo che il primo (terminato con l'assoluzione degli imputati) era stato annullato dalla Corte di Cassazione, è stato fissato e rinviato tre volte. (r. v.l Salvatore Aversa

Luoghi citati: Aversa, Catanzaro, Lamezia Terme