Crepo nel governo tedesco

Crepo nel governo tedesco Crepo nel governo tedesco Un sottosegretario Verde: basta bombe Emanuele Novazlo corrispondente da BONN La guerra nei Balconi spacca il partito ecologista e fa tremare la coalizione guidata dal cancelliere Schroeder: per la prima volta un membro del governo - Gila Altmann, Verde e sottosegretario all'Ambiente - ha preso posizione contro la Nato firmando un appello contro i bombardamenti aerei della Serbia. «La guerra d'aggressione dell'Alleanza atlantica deve immediatamente li ni re», avverte il documento, che segna una svolta gravida di conseguenze per la coesione del governo. «Chiediamo ai Verdi membri del governo e del Parlamento di negare il proprio sostegno all'avventurosa politica delia Nato». Se in Cancelleria la presa di posizione di Gila Altmann ha destato «sorpresa», il ministro degli Esteri e leader storico dei Verdi Joschka Fischer (che ieri si è sposato in quarte nozze con la giornalista ventinovenne Nicola Leske) ammette: «La guerra ha messo in una situazione molto difficile il partito». La critica della signora Altmann non è infatti l'unica: il deputato Verde Monika Knoche ha attaccato ieri duramente Fischer, accusandolo di «sovvertire la tradizione antifascista del partito». Sia pure con minore enfasi, anche uno dei due leader nazionali degli ecologisti, Antje Radcke, ha preso le distanze dalla linea dura del ministro degli Esteri e vice Cancelliere, chiedendo una temporanea sospensione dei bom¬ bardamenti sulla Serbia. La Nato deve creare la possibilità di un negoziato, dice in sostanza Antje Radcke: intensificando gli attacchi militari, l'Ailenza non ò riuscita a raggiungere i suoi scopi politici. Anche la discussione su un eventuale impiego delle truppe di terra è un errore: «Fa parte di una logica militare alla quale non ci dobbiamo mischiare». Ma la-tensione si diffonde, fra gli ecologisti. In Sassonia, il congresso regionale dei Verdi è stato interrotto, ieri, per partecipare a una manifestazione contro la guerra. Se nel frattempo la crisi nei Balcani non si risolverà, il Congresso straordinario del partito convocato il 13 maggio ad Hagei. rischia di portare a una scissione, e comunque di esasperare la tensione fra ì pacifisti a oltranza e Fischer: con inevitabili ripercussioni sul governo. L'allarme per una spaccatura insanabile cresce. Il Congresso non dovrà assolutamente mettere ai voti una mozione sulla linea del governo, implora il leador dei Verdi in Bassa Sassonia, Renee, Krebs: «Evitiamo prove di forza al nostro interno». Difficilmente l'appello di Krebs sarà ascoltato. Il ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer del partito ecologista

Luoghi citati: Bonn, Hagei, Sassonia, Serbia