«Volevano la strage sull'Eurostar» di Anna Langone

«Volevano la strage sull'Eurostar» Ma gli inquirenti delle Fs smentiscono l'ipotesi di attentato. I due macchinisti: «Per pura fortuna la motrice non si è capovolta» «Volevano la strage sull'Eurostar» E'giallo per il treno deragliato a Foggia Anna Langone corrispondente da FOGGIA Un incidente o un attentato voluto da qualche organizzazione criminale? Si tinge di giallo il deragliamento dell'Eurostar 9353 Roma-Lecce, avvenuto giovedì pomeriggio, presso la stazione di Trinitapoli, a 45 chilometri da Foggia. Ieri mattina l'agenzia Ansa lancia l'ipotesi di strage (per fortuna nessuno dei 350 passeggeri è rimasto ferito), parlando di un attentato messo a segno per far crollare il ponte su cui il treno doveva transitare. L'agenzia attribuisce le informazioni alla polizia ferroviaria, ma dalla Polfer foggiana il comandante Angelo Bruno smentisce: «Non abbiamo elementi per parlare di attentato - dice -. Sono in corso le indagini, che vedono impegnato anche il compartimento della Polfer di Bari». A Bari il dirigente è introvabile. Di sicuro c'è solo il racconto di uno dei due macchinisti, Antonio Granato: «Per pura fortuna la motrice non si è capovolta - dice agitato -. Sui binari c'erano dei blocchi di cemento, ma erano piccoli, non potevamo vederli da lontano. Quando ci siamo arrivati addosso e li abbiamo visti, abbiamo tirato la rapida. Allora la motrice ha proseguito in frenata per alcune centinaia di metri, poi ha scarrocciato. Solo quando si è fermata abbiamo capito che la fortuna ci aveva aiutati». Per accertare le cause del deragliamento è al lavoro una commissione d'indagine delle Ferrovie che, in base all'esame della zona tachimetrica, la scatola nera del treno, ha stabilito che al momento dell'indagine l'Eurostar procedeva a 174 chilometri orari, entro il limite di percorrenza fissato per quella tratta, che è di 180. Secondo le verifiche finora condotte, a causare il deragliamento sarebbero stati alcuni blocchetti di cemento, di quelli utilizzati per le caneline elettriche, disseminati lungo i binari. Sulla strada ferrata, ad alcune centinaia di metri dalla stazione di Trinitapoli, ne sarebbero stati deposti almeno 25, tutti frantumati dal treno, come un altro blocchetto di cemento, incastrato nello scambio in maniera obliqua. Se tutto questo è vero (saranno le indagini ad appurarlo), si aprono molti interrogativi: chi, in pieno giorno, ha potuto sabotare la linea ferroviaria senza essere scoperto? Come è potuto accadere vicino ad una stazione? Perché solo 25 minuti prima dell'Eurostar è transitato senza problemi un treno diretto a Bari? Perché dei blocchi di cemento non c'è traccia? I macchinisti sono stati ascoltati a lungo dagli agenti di polizia ferroviaria, che ieri hanno consegnato il rapporto al sostituto procuratore della Repubblica di Foggia Anna Rosa Capuozzo. Non è stata avanzata alcuna ipotesi di reato, ma l'elenco di attentati messi a segno in Puglia contro i treni è lungo. Vi sono di mezzo i contrabbandieri di sigarette, che più di una volta avrebbero bloccato i treni per garantire via libera ai compiici alla guida di camion carichi di bionde e c'è an¬ che la Scu, la mafia pugliese, che nel '92 avrebbe divelto dei binari nel Salento. Poi c'è una lunga catena di sassaiole, a settembre e a gennaio '97, ad agosto '98, contro treni in transito a Molfetta in provincia di Bari e a San Severo, in provincia di Foggia. Senza dimenticare i massi abbandonati sulle strade ferrate pugliesi, da Bari a Brindisi, mentre nel maggio '98, all'ingresso della stazione brindisina, sono state trovate sui binari delle spranghe di ferro. Per l'Eurostar tuttavia le autorità respingono l'ipotesi dell'attentato. Il prefetto di Foggia, Gabriella Sorbilli Lasco, sostiene che parlare di tentata strage significa suscitare infondati allarmismi: è più ipotizzabile un atto di balordi o di teppisti. D'accordo con lei il questore Sergio Visone: «Non bisogna creare allarmismi. Se si fosse pensato ad una strage, non avrebbero scelto il rettilineo per posizionare il materiale sui binari. Si tratta di tavolette di cemento: un treno normale, che procedeva a bassa velocità, le avrebbe spazzate via senza problemi». Almeno 25 blocchi di cemento sono stati messi sui binari di giorno e vicino a una stazione ■ L'Eurostar Roma-Lecce deragliato l'altro ieri non lontano dalla stazione di Trinitapoli a 45 chilometri da Foggia Miracolosamente nessuno dei 350 passeggeri è rimasto ferito

Persone citate: Angelo Bruno, Anna Rosa, Antonio Granato, Gabriella Sorbilli Lasco, Polfer, Sergio Visone