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L'Elefante L'Elefante Lunedì l'unione di centro-destra ROMA. «L'Asinelio» avrà presto compagnia. Lunedì prossimo - qualunque sia l'esito del referendum nascerà «L'Elefante». E' tutto pronto all'Hotel Plaza di Roma, dove Mario Segni e i suoi referendari liberaldemocratici presenteranno «L'Elefante», progetto politico di aggregazione delle forze moderate del centrodestra, in alternativa bipolare con quella che perseguono nel centrosinistra i «Democratici» di Prodi e Di Pietro, con «L'Asinelio». «Per fare un'Italia diversa - ha spiegato Segni - oltre ai cambiamenti istituzionali, servono cambiamenti politici. Il Polo attuale non rappresenta l'area liberaldemocratica. Occorre andare oltre il referendum lavorando perché al posto dell'Italia dei 44 partiti, ci siano due schieramenti alternativi. Dùnque, non si tratta di. un'alleanza elettorale, ma di costruire un progetto politico di unione liberaldomocratica». Al «battesimo» dell'Elefante Segni ha invitato tutti i leadert si centrodestra: da Berlusconi a Fini, da Casini ai radicali di Palmella ed Emma Bonino, ai centristi e, in generale, a tutti i liberaldemocratici. A loro lancerà un appello per dar vita alla «Costituente dell'Elefante» e, «se non ci saranno risposte - ha aggiunto - vorrà dire che anziché con l'Elefante, partiremo con l'elefantino, ma andremo avanti comunque». L'organizzazione generale è affidata all'efficientista Diego Masi che ha già pronto il simbolo e un abbozzo di liste per le Europee (ci dovrebbe essere anche il pretore di Maglie, Madaro). Un gruppo di esperti, coordinato dal prof. Mario Baldassarri, docente a «La Sapienza», sta elaborando il manifesto economico-sociale, fondato sulla liberazione del sistema dalla eccessiva presenza dello Stato. Come è stato scelto l'elefante? «Oltre ad essere il simbolo dei liberal democratici repubblicani americani, è un animale potente e intelligente che va veloce con gradualità; ha buon carattere, ma guai ad irritarlo perché diventa incontrollabile: altro che Asino! E, poi, ha la tradizionale "memoria da elefante"!» [r. i.]