«Sindacabili» le esternazioni di Sgarbi

«Sindacabili» le esternazioni di Sgarbi CORTE COSTITUZIONALE «Sindacabili» le esternazioni di Sgarbi ROMA. Vittorio Sgarbi perde 3-0 il «primo round» alla Consulta «contro» l'ex pm Antonio DI Pietro, il capo della procura di Palermo Giancarlo Caselli e il magistrato di Brescia Gemma CottiCometti che si erano sentiti offesi da alcuni interventi fatti dal parlamentare nel corso delle sue trasmissioni. Con tre ordinanze pubblicate ieri la Corte Costituzionale, almeno nella fase preliminare dell'ammissibilità, ha infatti dato torto a Sgarbi, che si era sempre «difeso» sostenendo di essere intervenuto come parlamentare nell'esercizio delle sue funzioni, forte anche della decisione della Camera di dichiarare, in due casi, l'insindacabilità delle sue parole. A sollevare le questioni Di Pietro e Cotti-Cornetti era stato il tribunale di Bergamo che si era rivolto alla Corte «contro» la decisione della Camera sull'insindacabilità del suo intervento. E la Corte ha accolto la richiesta dichiarando ammissibile il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Il terzo ricorso era stato invece presentato dallo stesso Sgarbi, «contro» il procedimento penale instaurato dal tribunale di Caltanissetta in seguito ad una querela di Caselli. E la Corte ha dato torto al parlamentare dichiarando, in questo caso, inammissibile il suo ricorso. . [Ansa]

Persone citate: Antonio Di Pietro, Caselli, Cotti-cornetti, Di Pietro, Giancarlo Caselli, Sgarbi, Vittorio Sgarbi

Luoghi citati: Bergamo, Brescia, Caltanissetta, Roma