COSI' BELLA COSI' DOLCE di Monica Sicca
COSI' BELLA COSI' DOLCE AL CARIGNANO COSI' BELLA COSI' DOLCE «La mite» di Dostoevskij conLavia eBobulova FÉDOR sta sdraiato su un divano vecchio, sfondato e unto. Davanti c'è un tavolino con un lume acceso. A sinistra, la ragazza morta, vestita da sposa. Siamo alla prima scena di «Una donna mite», lo spettacolo di Gabriele Lavia per 10 Stabile torinese da una novella di Dostoevskij, che debutterà 11 20 aprilo alle 20,45 al Carignano e proseguirà le repliche fino al lfj maggio, Ovunque affiorano ricordi, «come in un cervello vecchio», spiega Lavia che del lavoro e. drammaturgo, regista e protagonista, e per le scenografie ha voluto Carmelo Giammello: cose morte, mobili, candelabri, quadri, culle, carrozzine, giocattoli... «una piramide di memorie sospese nel vuoto», che vuole essen; la rappresentazione del mondo come banco dei pegni, «il sottosuolo dell'anima di un uomo ridicolo». Perché la storia racconta di una ragazza sedicenne, orfana ed indigente;, la donna mite appunto, che impegna i pochi averi per pagarsi gli annunci sul giornale e trovare lavoro, fino a quando l'uomo del banco dei pegni, ex ufficiale dell'esercito già avanti negli anni, si innamora di lei e decide di sposarla, Se la prende cosi, come fossi; un oggetto, senza tenere conto della sua vita interiore, tanto da indurla alla fine al suicidio, lei cosi «gentile, buona, onesta, stanca della vita senza aver vissuto». Nei «Diari di uno scrittore» Dostoevskij, a proposito de «La mite» che aveva composto nel 1876, scriveva: «Questa creatura che si sopprime tormenta involontariamente il mio spirito». E Lavia sostiene di aver subito la stessa fascinazione: «Lessi il racconto quand'erogiovanissimo e me ne innamorai, ma per quasi quarantanni è rimasto un sogno nel cassetto». Adesso invece ha tentato l'impresa, l'allestimento era previsto per la prossima stagione ma il rinvio di «Una pura formalità» di Tornatore ha anticipato i tempi ed ora si attende alla prova, nei panni della mite, Barbora Bobulova affiancata da Edda Valente, Giorgio Crisafi, Ola Cavagna, Giorgio Giacomin, Anna Marcelli, Elena Narducci e Matteo Tarasco. Il Centro Studi dello Stabile (aperto fino al 1C aprile per visite guidate) ha inoltre programmato il 19 aprile alle 16 al Centre Culturel Frangais la proiezione del film di Bresson del '69, tratto dal racconto e intitolato «Cosi bella, cosi dolce», protagonisti Dominique Sanda e Guy Frangili (tel. 516.94.1 1). Monica Sicca Barboni lini mli un e. ( Gabriele Laviti in un momento di «La mite» lo spettacolo /ratto da Dostoevskij dui andrà in scena dal 20 aprile al 16 maffffio al ( 'artgrumo per la Stagioni' dello Stallile
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