TRIPLO CONCERTO PER L

TRIPLO CONCERTO PER L AL LINGOTTO TRIPLO CONCERTO PER L E il Gran Duo di Bottesi per la Filarmonica di Tor< ON sono rari i casi in cui un conce-rio con l'orchestra richiede l'impegno di più d'un solista. Uno dei più celebri è il «Triplo concerto in do maggiore per pianoforte, violino, violoncello e orchestra op. 56» di Beethoven. Alla sua fama non corrisponde tuttavia una pari valutazione da parte della critica. Per esempio Giorgio Pestelli ne parla come di un brano «sballottato fra giganti» come la Sinfonia Eroica e le Sonate op. 53 e 57. Il motivo delle riserve è da ravvisare nell'evidente squilibrio che l'autore mostra nelle tre parti solistiche. In effetti il concerto era stato concepito in origine per il violoncello e a beneficio di un solista di vaglia come Anton Kraft; ma poi il ventaglio si allargo al violino di August Seidler, non meno valido, e punctum dolens - al pianoforte, al quale sedeva l'Arciduca Rodolfo, allievo non straordinario di Beethoven. Comunque sia, il «Triplo» mantiene ottimi motivi d'ascolto, a partire dalla piacevolezza dei temi e alla serenità del tempo lento. E dunque lo si ascolti pure con gioia al Lingotto, nella proposta della stagione sinfonica Rai, giovedì 22 alle 20,30 e venerdì 23 alle 21 con Brigitte EfTgerer al pianoforte, Olivier Charlier al violino e David Geringas al violoncello. Sul podio torna Stanislaw Skrowaczewski, (nella foto), già apprezzato a Torino per le sue interpretazioni bruckneriane, che farà precedere il «Triplo» dalla «Ouverture Leonore n. 3» sempre di Beethoven, e lo farà poi seguire da un omaggio al suo compatriota Vitold Lutoslawski. Del Maestro polacco ha scelto una delle opere più note: il «Concerto per orchestra», dove si elabora vario materiale folclorico con una finezza di stampo bartokiano e al contempo con un senso della struttura e della forma che lascia trasparire gli studi matematici del compositore. Anche l'Orchestra Filarmonica di Torino propone in questi giorni una pagina con due solisti. Si tratta del «Gran duo concertante per violino, contrabbasso e orchestra» di Giovanni Bottesini, che vedrà la partecipazione di Sergio Lamberto e Emilio Benzi, sotto la direzione di Jean-Bernard Pommier. L'autore, come si sa, fu un virtuoso di contrabbasso e in questo «Gran duo» (come pure nelle analoghe «Passioni amorose») tratta i dui; strumenti con sapienza ma anche con l'intento di divertire il pubblico. Gli effetti sono inevitabilmente caricaturali, con il minuscolo violino dal suono acuto da un lato e l'ingombrante contrabbasso col suo vocione dall'altro, che dilettano come due cantanti sul palcoscenico. Completano la proposta la «Sinfonietta in re minore per archi op. 52» di Roussel e la «Sinfonia in re maggiore n. 104 "London"» di Haydn. Gli appuntamenti sono in Conservatorio lunedì 19 e martedì 20 alle 21, con anteprima in prova generale domenica 18 alle 18 (ingresso unico a 15 mila lire) [l.o.l i r<

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