TREEMONISHA

TREEMONISHA TREEMONISHA II melodramma diJoplin per la Stefano Tempia PUÒ' forse sembrare strano che un autore come Scott Joplin, divenuto famoso per i suoi irresistibili rag time, si sia cimentato con l'opera lirica, ma è proprio così: il grande musicista texano ha composto tra il 1905 e il 1911 un vero e proprio melodramma - «Treemonisha», ovvero «L'albero di Monisha», andato peraltro in scena con scarsissimo successo ad Harlem nel 1915 nel quale i protagonisti si muovono come i personaggi di un'opera della tradizione occidentale tardoromantica. La musica si richiama, invece, ai canti e ai ritmi nordamericani ed è forse nel sapiente mélange tra le culture dell'Europa e del Nuovo Mondo che va ricercata la ragione del successo postumo e molto tardivo che ha accompagnato l'unico lavoro lirico di Joplin giunto fino a noi. Un'edizione concertistica di «Treemonisha» è ora proposta dall'Accademia Stefano Tempia (Teatro Regio, lunedì 19, ore 21): valendosi della strumentazione realizzata da Alberto Peyretti e Stellarlo Fagone Buscimese, il coro e l'orchestra dell'Accademia diretti da Massimo Peiretti affrontano il capolavoro di Joplin affiancati da un nutrito gruppo di solisti del quale fanno parte i soprani Brenda Jackson (Treemonisha) e Adriana Bono (Lucy), il mezzosoprano Angelica Buzzolan (Monisha, la madre), il tenore MokJin Hak e i baritoni Daniel Washington e Paolo Lovera. Il cast è completato dalle voci recitanti Rosalba Bongiovanni e Mario Brusa. L'ingresso costa 20 mila lire; informazioni allo 011/521.42.66. la.f.l

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