Più della biografia può il diario

Più della biografia può il diario OLTRECONFINE Più della biografia può il diario LE ragioni che mi spinsero a registrare l'eccellente libro di memorie di Elena Carandini Albertini Dal terrazzo, mi portano oggi a parlare di Ich will • ' Zeugtm ablegen bis zum letzten («Voglio portare testimonianza fino alla fine»), pubblicato in forma ridotta in Germania nel 1995 e, ulteriormente ridotto, in Inghilterra lo scorso anno, limitatamente agli anni 1933-1941. Il diario è la forma assoluta di storia: descrive il mondo esterno dall'interno, cosi com'era vissuto e percepito giorno dopo giorno. Se poi (i inedito e inalterato, è più autentico di qualunque biografia o autobiografia. Klemperer iniziò il suo diario quando i nazisti arrivarono al potere e lo terminò con la sua miracolosa fuga dal bombardamento della Dresda in cui viveva, uno dei 198 ebrei immatricolati lasciati in città, in quanto sposato a Più un'ariana. Non è un diario di particolare coraggio. Anzi, rivela un professore di Filologia romanza pignolo, spesso pedante, un membro poco noto dell'illustre generazione di eruditi ai quali appartenevano Olschki e Auerbach. E' la storia di un idealista colto, giornalista letterario, che si degrada a tormentato frammento di umanità senza lavoro, senza soldi, sempre più consapevole dell'essiccarsi delle sue facoltà intellettuali; e, essenzialmente, di un matrimonio (con una musicista, Ève Schlemmer) che lo tenne in vita. Nelle sue pagine appare una schiera di personaggi secondari, chi brutale, chi autoilluso, o arrivista, o autenticamente generoso, che smentiscono la troppo semplicistica tesi di Goldhagen che i tedeschi erano antisemiti. Addolcito da una strana assenza di umorismo e dalla cocciutaggine con la quale Klemperer si aggrappa all'idea che lui, un ebreo, è tedesco, dal giardinaggio di Eva e dai loro problemi di stomaco, questo diario costituisce una testimonianza unica della vita tedesca al tempo del nazismo. E' partendo da documenti come questo, e non dalle conclusioni scontate della propaganda, che si scrive la vera storia: incorreggibile, spesso vendicativa, abitualmente dispettosa. Keith Botsford 66 L esempio di Kkmperer: descrive il mondo esimio da dentro com'è percepito e vissuto giorno per giorno E'una testimonianza unica della vita tedesca al tempo del nazismo tra il 1933 ed il 1941 99

Persone citate: Auerbach, Elena Carandini Albertini, Goldhagen, Keith Botsford, Klemperer, Schlemmer

Luoghi citati: Dresda, Germania, Inghilterra