«Avanzo, punto, attacco»

«Avanzo, punto, attacco» IL RAPPORTO DEL PILOTA USA E MOLTI PUNTI OSCURI NEL BRIEFING A BRUXELLES «Avanzo, punto, attacco» «Nel mio obiettivo solo camion militari» C'è anche l'informazione tra le vittime della strategia Nato. L'imbarazzatissima conferenza stampa di ieri pomeriggio condotta dal portavoce dell'Alleanza Jamie Shea e da quello militare, il generale italiano Giuseppe Marani, ha avuto momenti surreali. Tanto per incominciare la Nato non sembra essere sicura di dove sia avvenuto l'attacco. Secondo Shea è stato sulla strada tra Przren e Djackovica, ma nella caria mostrata dal generale Marani il luogo dell'attacco è indicato a Nord di Djackovica, dall'altra parte della città. Ma soprattutto Marani non è stato in grado di spiegare che collegamento ci sia tra l'ammissio¬ ne di colpa della Nato e le immagini mostrate dalla tv serba di civili morti accanto a trattori con rimorchio. «Capisco chi; sono stati filmati dei trattori. Ma nonostante questo quando il pilota ha attaccato i viecoli erano veicoli militari. Se poi sono diventati trattori e una storia differente», é il commento del generale. Un spiegazione che non spiega niente. L'unica certezza é il resoconto registrato dell'anonimo pilota Usa che ha eseguito il primo attacco sul convoglio. Ma dalla sua spiegazione non é chiaro (piante siano state in totale le bombe sganciate sul presunto convoglio militare. Eccone la trascrizione integrale. testimonianza AVEVAMO lavorato su diversi obiettivi durante la mattinata, senza molto successo per colpa del tempo. Comunque verso le undici Zulù (ora di Greenwich) ho visto vicino alla città di Djackovica quel che sembrava un convoglio di Idp (profughi) che era bloccato nolla parte occidentale della città. Mi sono mosso verso Nord per vedere quale fosse la ragione di quel flusso di rifugiati verso Djackovnica e quel che ho trovalo è una serie di villaggi che erano stati incendiati, interi villaggi incendiati. Mentre mi muovevo ancora verso Nord ho visto il primo villaggio che era stato incendiato. Sembrava che avesse bruciato per un bel po' e il fuoco stava per spengnersi. Poi, mentre mi muovo verso Sud, vedo il successivo villaggio a Sud a fuoco, fuoco più recente che sta ancora bruciando vigorosamente. Era in parte coperto dalle nuvole. Mi sono spostato ancora a Sud. Adesso riesco a vedere sotto lo nuvole il secondo villaggio incendiato e un altro villaggio più piccolo messo a fuoco ancora più di recente. Così l'idea che mi faccio adesso, in questa parte meridionale del Kosovo, è che forze del Mup (polizia speciale) e del Vj (esercito jugoslavo) stanno spostandosi metodicamente dal Nord al Sud attraverso i villaggi mettendoli a fuoco e forzando tutti gli albanesi kosovari fuori dai loro villaggi. Mi dirigo verso una Leo (linea di comunicazione, strada) che va verso Sud-Est nella città di Djakovica. Su quella Leo non c'erano villaggi da bruciare, ma mentre mi spostavo verso Sud-Est ogni casa sulla strada era in fiamme. Vicino alla città di Djackovica vedo quelli che sembrano veicoli civili che affluiscono verso la città e verso il posto di controllo dove avevo visto sessanta e piii veicoli. Torno indietro sulla strada e vedo un'altra casa che é appena stata incendiata. Noto un convoglio di tre veicoli che si sta muovendo verso Sud-Est, a circa un click (chilometro) dalla casa incendiata piti di recente. Attiro l'attenzione del mio compagno (il pilota sull'altro aereo, ndr sul convoglio e gli spiego che cosa vedo laggiù. Vediamo tre veicoli di forma uguale, color verde scuro che appaiono come camion da due tonnellate e mezzo per il trasporto delle truppe. Si fermano alla casa successiva sulla strada. Adesso sono convinto che siano forzo del Vj e del Mup che stanno avanzando verso Djackovica e che sono sul punto di incendiare anche quest'altra casa. Prendo il mio sistema, il mio sistema di puntamento ed effettuo diversi passaggi su questi veicoli per assicurarmi che siano di fatto veicoli militari. In due passaggi mi inclino per dargli un'occhiata da vicino sia con i miei occhi sia con il sistema di puntamento. A questo punto, sono 25 minuti che mi sto facendo il quadro di una distruzione che avanza da Nord verso Sud nella città di Djackovica e decido che quelle sono le persone che hanno bruciato i villaggi che ho visto fino ad ora. Avanzo, punto il mio sistema sul veicolo di testa ed eseguo un attacco con bomba ra¬ dio-guidata su quid veicolo, distruggendolo. A quel punto il mio compagno é a corto di carburante così finisce che dobbiamo lasciare l'area. Uscendo dall'area passo il mio fida (valutazione del danno delle bombe) all'AH tripla C (Comando, controllo e comunicazione aerea) e all'aereo che sta venendo a rimpiazzarmi. Gli passo le coordinati! del bersaglio, un'aggiornamento sulla sicurezza dell'area e una descrizione generale del convoglio di tre veicoli che abbiamo attaccato. Dal quel punto lascio la Ao (area di operazioni), Ktb (ritorniamo alla base) e (nomi; cancellato, ndr) trova l'area che gli avevo indicato. Adesso nota tre grossi camion nel mezzo di un gruppo di case, vicino al luogo dove avevamo attaccato, e procedi; ad eseguire un attacco su quei veicoli». «Sorvolo per 25 minuti Sono convinto che le forze serbe stiano per bnieiare altri villaggi» Il generale Giuseppe Marani portavoce italiano della Nato

Persone citate: Giuseppe Marani, Jamie Shea, Marani

Luoghi citati: Bruxelles, Greenwich, Kosovo, Usa