Chi dice le bugie di Lietta Tornabuoni

Chi dice le bugie TACCUINO DELLA DISINFORMAZIONE Chi dice le bugie Lietta Tornabuoni ANCHE le bugie sono disinformazione, rappresentano anzi il tipo di disinformazione più diretto e peggiore quando la menzogna si esercita sui morti: li avete uccisi voi, no li avete uccisi voi per dare la colpa a noi, erano scttantacinque, ma no erano molti di meno, come fate a dirlo mica potete averli contali, l'avete fatto apposta, no è slato nel caso un errore del quale ci scusiamo dal profondo del cuore... Commedie sulla pelli; degli altri, cinismi intollerabili, comportamenti privi della più elementare decenza: e le bugie rimbalzeranno poi da una televisione all'altra, da un giornale all'altro, moltiplicando l'offesa a quelli che erano persone e chi; non lo sono più, moltiplicando l'annebbiamento delle teste e delle coscienze. Bugie di guerra: per più di tre settimane abbiamo ascoltato nostri governanti, politici o militari din?, ripetere, assicurare chi; gli italiani avrebbero partecipato alla guerra senza usare le armi, senza compiere azioni belliche concrete, senza bombardare e neppure sorvolare il territorio serbo: a sentirli, partiva che i soldati l'ossero li soltanto per dan; aiuto ai profughi, montare tende, distribuire pane, lare iniezioni, migliaia di buoni samaritani, ciascuno una madre Teresa in Luta mimetica. A simili discorsi non bisognava criniere, invece quasi tutti ci abbiamo creduto: chissà, per desiderio, per rimuovere pensieri molesti, per sostenere il governo, perche da noi la cultura della pace è abbastanza forte da far immaginare male i militari che sparano (i civili, invece, li unmaginiamo benissimo), per volontà di creder* nell'impossibile. Siamo stati creduloni, va bene: colpa nostra, occorreva dare per scontato che chi dice serenamente bugie in tempo di pace tanto più le dirà in tempo di guerra. Pero e piuttosto insopportabile sentiri; D'Alema prendere in giro col suo sorrisetto affettato («eh, in guerra, si capisce, si fa la guerra, no?»), vedere quelle sue ariette sardoniche da sportellista di banca sprezzanti; verso il correntista pasticcione, constatare quanto in ogni circostanza non arrivi .1 rinunciare ai suoi atteggiamenti di stipe riorita. E' possibile (come ricordare con esattezza, nel gran man; delle chiacchiere contraddittorie?) che nelle settimane scorse D'Alema sia stato abbastanza cauto o/o astuto da non dire personalmente che gli italiani non avrebbero combattuto. Ma lo hanno fatto i suoi ministri e collaboratori: e proprio hi stessa cosa e c'è poco da sfottere, caso mai c'è da vergoi

Persone citate: D'alema