Il quorum, tallone d'Achille del referendum di Aldo Cazzullo

Il quorum, tallone d'Achille del referendum Alla vigilia del voto si dividono anche i risultati delle indagini dei maghi dei sondaggi Il quorum, tallone d'Achille del referendum Sarà superato?Previsione minima 40%, massima 62% Aldo Cazzullo ROMA «Lei vuol sapere se il referendum anti-proporzionale raggiungerà il quorum? Che combinazione - risponde Nicola Piepoli della Cimi -, è la stessa domanda che mi facevano ieri sera, al ristorante Bolognese di piazza del Popolo, Claudio Velardi e Marco Minniti. Gli uomini di D'Alema cercavano di farmi dire che i votanti sarebbero rimasti sotto il 50%. In effetti potrebbe andare così. Ma non è affatto detto». Dipende dai parametri di taratura dell'Agostini, dal favor intervistatoris, dall'autosclezione degli intervistati, dalla banda di probabilità (con oscillazione a destra o sinistra, ovviamente in senso geometrico), dalle curve gaussiane, e soprattutto dal clima (ovviamente in senso meteorologico). «Tutto, fuorché dalla politica, che secondo me tifa quasi tutta contro», sintetizza Piepoli. E comunque: per la Swg voterà il 40%, per l'Abacus tra il 48 e il 52, per l'Ispo tra il 49 e il 52, per Datamedia il 49,6, per la Diretta (guidata dal dipietrista Giorgio Calò) I ra il 58 e il 62, per Silvio Berlusconi il 56, come assicurano testimoni del suo incontro riservato di ieri con Gianfranco Fini c Picrferdinando Casini. «Sono dati un po' a casaccio ammette Paolo Natale, responsabile del settore pohtico di Abacus e preoccupatissimo per le proiezioni che domenica sera dovrà elaborare per la Rai -. Ma non è colpa nostra. Ricorda il referendum del '97? I votanti furono appena il 30%. Secondo i sondaggi degli ultimi giorni, avrebbero dovuto essere quasi il doppio. La gente si vergogna di dire che resterà a casa». «In realtà abbiamo tutti gli stessi dati - assicura Piepoli -. Le differenze dipendono dai diversi metodi di taratura». Spiega Stefano Draghi di Explorer: «I campioni sono viziati in origine: citi rifiuta l'intervista, in genere i meno scolarizzati e i più chiusi all'esterno, sono gli stessi che rifiutano la scheda». Draghi, che è anche dirigente Ds, vive uno sdoppiamento della personalità: «Come politico auspico che si arrivi al quorum. Come ricercatore sono molto dubbioso. I tre fattori fondamentali (la mobilitazione attorno alle questione morale, lo scontro politico, la parie ì pozione elettorale) sono tutti al ribasso». «F- poi c'è la guerra, che, come dimostrò il conflitto del Golfo, sconvolge le abitudini - aggiunge Gianni Pilo, fondatore di un «comitatino per il Sì», ma pessimista -. Se una cosa è percepita come importante, in tempo di guerra il senso del dovere raddoppia l'attenzione. Se è sentita come fatua, la dimezza. Finora il referendum, per carenza d'informazione, rientra nella seconda categoria. Per questo, al momento, è perduto. No, non ho fatto sondaggi. Per quelli Berlusconi si rivolge a Datamedia. Ma la mette in difficoltà, fornendoli senza citare la fonte né i criteri metodologici». «Siamo nella peggior situazione che possa capitare a un ricercatore, cioè lìlly-fifly», riconosce Renato Mannhcimcr. «Il paradosso ò che un referendum presentato come anti-partiti, se non anti-politica, viene affossato proprio da chi è disaffezionato a questi partiti e a questa politica. Alla fine - conclude Mannhcimcr - potrebbero decidere il sole o la pioggia», che invece Draghi non considera determinanti. Lo peggiori notizie per Segni, Fini, Veltroni e Di Pietro vengono da Maurizio Fossato, responsabile del settore opinione della Swg: «Al momento siamo fermi al 40%. La settimana scorsa eravamo al 38. Il nostro è il dato più basso perché non chiediamo direttamente agli elettori se andranno a votare, ma rivolgiamo domande indirette, più generali. L'obiettivo è sempre capire cosa farà l'intervistato, ma ci si arriva parlando degli altri 1 motivi dell'alta astensione? L'idea che i referendum non contano Tanto alla line decidono i politici» Altri istituti demografici, però, indicano una ripresa più marcala dell'interesse popolare. Se il quorum venisse raggiunto, quali sarebbero poi i risultati7 La vittoria dei Sì sarebbe netta ma non plebiscitaria: 75 a 25 secondo Explorer e Abacus, più ampia per Dircela e Cimi. Non tutti i sostenitori del No si sommeranno agli astenuti Secondo Draghi, soltanto il 60% degli anti-referendari diserterà le urne. «E' un coniportamento raffinato, Lo adotteranno molti bcrtinottiani e cossuttiani - prevede Natale dell'Abacus . Alcuni leghisti invece potrebbero essere traiti in inganno da Bossi e Milioni, che hanno spesso parlato a nome dei comitati per il No» «Ma tutti ([tiesii sofisticati ragionamenti risulteranno inutili anticipii Piepoli - se domenica mattini! alle 11 la percentuale dei votanti non avrà superalo 1*8,1%, e alle 17 il 25,5%. Al di sotto di questa soglia scalta l'imitazione di massa: sigli altri vanno al mare 0 a cena fuori, perche proprio io devo tare la coda al seggio?». «E' la situazione peggiore: quella del fiity-fifty Molti non vogliono confessare che resteranno a casa Forse, alla fine, a decidere sarà il sole o la pioggia E reffetto-guerra» La scheda olettoialc che domenica sarà consegnata agli eletrori: contiene 2.265 vocaboli, 12.752 caratteri per un totale di 49 righe, una colata di piombo che richiederebbe un quarto d'ora per la lettura l leader del movimento referendario Mario Segni . ,

Luoghi citati: Roma