Chi resta a casa

Chi resta a casa Chi resta a casa Dalla Salvato a Milva Montanelli è indeciso Domenica non voteranno. Il missino e l'ex comunista, il verde e il leghista, il grande giornalista, il giovune cantante c l'attrice comica. Per sfiducia nella classe politica, credo proporzionalista, angoscia per la guerra in Kosovo. La «pattuglia del non voto» è venuta fuori negli ultimi giorni, stanata dal coro di «dagli all'astenuto». Due i partiti schierati ufficialmente: il Msi- Fiamma di Pino Rauti e la Lega di Umberto Bossi. E alcune posizioni personali come quella di Ersilia Salvato, vicepresidente Ds del Senato: «Un atto estremo di obiezione di coscienza all'uso stnimentale della democrazia diletta. E poi abbiamo già dato, sono passati solo sei anni e due mezze legislature da quando gli italiani votarono per maggioritario e uninominale: i risultati sono sotto gli occhi di tutti». Anche per Mauro Paissan «l'unica vera forma di opposizione è l'astensione: il quesito è così demenziale da non meritare neanche il no. E la sequela di insulti che i sostenitori del sì rivolgono quotidianamente all'astensionismo turba». Mentre per Clemente Mastella «è una ragione di merito: perché mai spendere mille miliardi per il referendum quando si potrebbero impiegare per la disoccupazione al Sud o i profughi nel Kosovo? E poi la maggioranza ha il dovere di fare le leggi, alle opposizioni tocca presentare il referendum». Concorda il diessino Alessandro Natta: «Le leggi elettorali vanno fatte in Parlamento». Anche nella società civile c'ò una pattuglia di non votanti. Il più illustre, ma indeciso, esponente è Indro Montanelli, che ha più volte espresso la sua intenzione di astenersi «per stanchezza e sfiducia», ma esita per non essere apparentato «a certi uomini politici». In conclusione «forse voterò, forse no. Di una sola cosa sono sicuro: che, dopo, mi pentirò». Molti astensionisti sono motivati dalla situazione in Kosovo. «C'è la guerre e il referendum mi interessa assai poco in questo momento», ha detto infatti la cantante e attrice Milva. L'associazione Beati i costruttori di pace ha fatto persino un appello di disertare il referendum come forma di disobDedienza civile contro la guerra. «Dopo i bombardamenti degli italiani non c'è più tempo: bisogna fare subito qualcosa». C'ò poi una pattuglia di sfiduciati: «Non andrò a votare - ha detto il leader Arcigay Franco Grillini - ò del tutto inutile». L'attrice Francesca Reggiani rivendica «il diritto di non votare. E' la mia prima diserzione, ma proprio non se ne può più». E se al cantante Max Gazze non va «di perdere tempo con l'ennesima pagliacciata all'italiana», l'editrice Elvira Sellerio spera, ironica, «che domenica sia una bella giornata, così andiamo a fare una gita». Ir. sii.] La cantante Milva

Luoghi citati: Kosovo, Milva Montanelli