« Mi sembrava di stare dentro un film » di Gianni Romeo

« Mi sembrava di stare dentro un film » DOPO LA GRANDE IMPRESA IL CORRIDORE PISANO RACCONTA LA SUA TATTICA E LE SUE EMOZIONI « Mi sembrava di stare dentro un film » «Un ottimo allenamento per la Liegi-Bastogne-Liegi» intervista Gianni Romeo inviato a HUY E 'fradicio. Ha gli occhi lucidi, per quel che possiamo intuire, perche il viso è una maschera di fango. E' livido. Gli gettano addosso una coperta e soltanto in quel momento Bartoli sembra accorgersi che fa molto freddo. Si mette a tremare, dopo la grande impresa ha il diritto di tornare un uomo normale. La tradizione continua: la Freccia Vallona è la corsa estera più amata dagli italiani. Nelle ultime dieci edizioni, dal '90 a oggi, sci successi: tre volte Argentili, Furlan, Fondriest, ora Bartoli. L'inferno del Nord, evidentemente, anziché scottarlo lo riscalda. Vinse nel '96 il Giro delle Fiandre per distacco tacendo un gran numero sul muro di Granimene nel '97 e nel '98 due volte consecutive la durissima Liegi-Bastogne-Liegi. E ora la Freccia. Gli manca la Koubaix. C'è chi sostiene che la sua cilindrata non gli consenta di uscire indenne dal pavé, ma farebbe bene a provare, invece. Se domenica scorsa è giunto nella scia dei primi, alla sua prima esperienza, il giovane belga Vandenbroucke, che non è certo più muscolalo di lui, perche non tenta anche questa carta? Bartoli compirà 29 anni il 27 maggio. Non è vecchio per il cicli¬ smo, se pensiamo che Tchmil ha vinto la Sanremo a 36 e Tali la Rtiubaix a 33, ma nemmeno deve pensare troppo a risparmiarsi Uuando si riesce finalmente a parlargli, dopo una bella doccia calda ristoratrice, evita questo argo mento: «lasciatemi godere di questo successo che ho davvero volli to e meritato, degli altri t raguardi parleremo mano a mano lasciatemi dire che questa vittori.i è la più spettacolare della mia carriera, sia per le condizioni atmosferiche proibitive, sia per la durata della mia fuga». E spiega, al proposito, perché aveva deciso di attaccare da lontano: «Perché mi sentivo iti splendide condizioni e perché ini ero accorto, dopo il pruno allungo, che molti miei avversari erano >;iù in grosse difficoltà. Inoltre ini avevano beliate un paio di volte quest'anno, soprattutto alle Fiandre, perche avevo aspettalo il momento buono troppo a lungo. Niente indugi, ho voluto fare io la gara di testa» 11 corridore pisano non lo dice apertamente, ma non gli e ancora andato giù l'episodio delle Fiandre, quando con il suo compagno di squadra Museeuw davanti, era stalo incatenalo. Meglio tur capire presto per chi doveva lavorare la sua squadra. Riguardo a Camenzind, che aveva lasciato intendere all'arrivo di essere stato attaccato un po' a tradimento, quando stava sfilandosi la giacca a vento, Bartoli respinge ogni accenno ih polemica: «E' veni i he abbiamo allunga¬ to, io e Den Bakker, ma solo perché avevamo visto che lo svizzero non era pili sulle nostre ruote. Non ci oravamo accorti dei suoi problemi con la giacca a vento». Perche ha atteso il muro tinaie per attaccare Den Bakker? E' stato un rischio? Non era meglio distanziarlo prima" Bartoli non ha dubbi, e visto com'è andata a finire non si può dargli torto: «Ero ceno che il muro tosse più adatto alle mie caratteristiche. Sono scali.ito dove la rampa era più dura e ho subito visto il mio rivale in difficoltà». Pensierino finale? Bartoli ne offre addirittura tre, prima di andarsi a scaldare 11 primo: «Mentre correvo, mi sembrava di staro dentro un film E noi corridori re- citavamo una scena terribile Ma l'abbiamo recitata bene, e (ledo che il pubblico si sia divertilo» Secondo pensierino: (Stanco in vista della Liegi-Baslugnc-Licgi? 1 successi mettono canea, non slancano Diciamo che 6 stato un buon allenamento per domenica...», L'ultimo lo copia da Tafi, che ave va detto le stesse cose dopo Roubaix Ma le risentiamo volentieri «Vorrei indirizzare un pensiero e un augurio a chi soffre pei li vi cernia del Kiisnvo». Michele, toscano, ha J8 anni

Luoghi citati: Pisano, Sanremo