L'ingegno latino dell Armata slava di Maurizio Molinari

L'ingegno latino dell Armata slava TACCUINO MILITARE L'ingegno latino dell Armata slava Maurizio Molinari In queste prime tre seti ini.me di offensiva aerea della Nato. «Vojska Jugoslavie», l'Esercito federale di Slobodan Milosevic, si è già tolto tante piccole soddisfazioni sul piano militare riuscendo a ritardare i piani dell'offensiva aerea della Nato. Il segreto di questi imprevisti successi jugoslavi viene spiegato negli ambienti del Pentagono con il ricorso a «tattiche di bassa tecnologia» applicale con una buona dose di ingegno personale lungo la catena di comando. La prima di queste soddisfazioni è giunta per Belgrado quando, durante la quarta notte di bombardamenti, un radar di vecchia generazione a bassa frequenza ha intercettato un acreo «invisibili?» E-117 - fiore all'occhiello dell'esercito americano e lino a quel momento ritenuto imprendibile - guidando un missile Sain-3 lino all'abbattij mento. «E' stato come colpire un supersonico con una fionda», commentò a caldo un tecnico nisso. Ma il successo più importante per «Vojska Jugoslavie» è stato finora quello di riuscire a salvare buona parte della incipria difesa anti-aerea con un ingegnoso stratagemma: montare singoli radar su ogni batteria di missili terra-aria - a scapito della precisione - mentre i bombardieri della Nato colpivano i centri di comando radar a distanza per piii batterie oramai svuotati di ogni funzione. La decisione di Washington di rafforzare il contingente di aerei per la guerra elettronica conferma quanto le difese serbe rimangano efficienti. Anche contro gli aerei anti-carro «A-10» della Nato i generali di Belgrado hanno pensato a una banale quanto efficace difesa: in¬ terrare tank e pezzi di artiglieria rendendo così quasi impossibile la loro «ricerca intelligente» da parto delle bombe alleile. 1 carri armati ancora mobili in Kosovo sono stati invece sparpaglimi (molti nascosti dentro casolari e fienili) per sfidare la caccia degli elicotteri anticarro americani '(Apache», quando entreranno in azione dall'Albania. Proprio a causa di queste abili mosse jugoslave la Nato sta inviando verso il teatro di operazioni altri 301) aerei (molte le cisterne) portando a lotto unita il totale della flotta impegnata. La scelta è di creare sull'intera Jugoslavia un ombrello permanente di bum bardicri Ida qui la necessità delle cisterne volanti! operativi 24 ore su 24 per colpire gli obiettivi ap pena identificati dai satelliti, in tempo reale. Andiamo quindi verso una specie di guerra ili attrito dal cielo, tli tiro al bersaglio aria-terra da parte di aerei-cec chini guidati a distanza dalle loti i dei satelliti spia L'intenzione e di eliminare il numero maggiore possibile di (fieniledi Milosevic» le postazioni mobili ili missili ter ra-aria Sani (ì e Sani 3. la cui presenza continua a ostacolare ì voli a bassa quota degli «A-10» ritardando i piani dell operazione «Forza Alleata»

Persone citate: Milosevic, Sain, Slobodan Milosevic

Luoghi citati: Albania, Belgrado, Jugoslavia, Kosovo, Washington