Guerra aperta tra sindacati e Fs
Guerra aperta tra sindacati e Fs Ancora polemiche dopo lo sciopero di lunedì. Treu: siamo pronti a riprendere Guerra aperta tra sindacati e Fs Resta bloccata la trattativa sul piano aziendale ROMA Guerra totale nelle Ferrovie: dopo lo sciopero che lunedi ha fermato metà dei treni, s'è accentuata la divisione tra i sindacati confederali (la Cgil non ha aderito all'agitazione), e le dichiarazioni che hanno avvelenato l'aria del giorno dopo, più i contrasti sulle percentuali di adesione, hanno mandato nuovamente all'aria le Irattative sul piano aziendale. Dovevano riprendere ieri, sono slittate a data da destinarsi. Uno «stop» deciso, voluto dal sindacato, che si è di nuovo irrigidito dopo le dichiarazioni dell'azienda sull'agitazione. Le Ferrovie, nel pomeriggio, hanno emesso un comunicato molto duro per confermare che l'adesione allo sciopero è stata del 24%, una percentuale moito bassa, vista la quantità di sigle che hanno proclamato l'agitazione, ma anche per criticare i ferrovieri che hanno scioperato e per chiedere che le regole della commissione di garanzia diventino applicabili senza contestazioni. A far scattare la reazione del sindacato è stato un passaggio, in cui l'azienda «sottolinea che la stragrande maggioranza dei ferrovieri, con grande senso di responsabilità, ha dimostrato di non condividere metodi e obiettivo dell'agitazione». In serata è arrivata risposta del fronte dello sciopero, unito contro l'azienda e contro la Cgil: Kit Cisl, IHit, più gli autonomi Fisnfs e Sma, hanno definito i dati ufficiali sullo sciopero di ieri rc3Ì noti dalle Ferrovie sono un «atto intimidatorio nei confronti della categoria e di chi la rappresenta». Accusano: quei dati «sono stati artificiosamente manipolati e contraffatti risultando in palese contraddizione con quelli che la stessa azienda ha diramato in periferia: lo scarto è di almeno il 20%». Per i sindacati, la «plateale alterazione dui dati che il management aziendale ha studiato a tavolino scopre le reali intenzioni dell'a- zienda. Se il management ritiene di rappresentare i lavoratori, faccia pure gli accordi con chi si renderà disponibile. Misureremo la forza della nuova alleanza tra ministro dei Trasporti, azienda e Cgil». Il ministro dei Trasporti Tiziano Treu, che non sarebbe contrario a una tregua, per riprendere la discussione con maggiore tranquillità, è comunque deciso a riallacciare i fili: sempre disposto a trattare, giudica strano che un sindacato rinunci a trattare: «Noi siamo sempre per la trattativa fino ai limiti ragionevoh' - assicura - e da parte del governo c'ò tutta la disponibilità a discutere di un effettivo impegno di rilancio ma anche delle richieste di risanamento delle Fs». Sulle modalità dello sciopero è però cominciata l'istruttoria della commissione di garanzia presieduta da Gino Giugni. Punto cruciale: i 60 minuti di tolleranza concessi dai sindacati per fermare i convogli già in viaggio all'inizio dell'agitazione Le Fs si richiamano al testo della legge, la 146, che prevede invece l'arrivo a destinazione dei treni già in viaggio. [b. g-1 Cisl, Uil e autonomi accusano i vertici «Contraffatti i dati sulla partecipazione» ' tot Il ministro Tiziano Treu
Persone citate: Gino Giugni, Tiziano Treu, Treu
Luoghi citati: Roma
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